L'uomo, senza lavoro, divideva una casa con la madre anziana a Forest Hill, a sud-est di Londra. Secondo la testimonianza dell'amico che l'ha convinto ad andare in ospedale, Nigel dopo l'incidente aveva iniziato ad avere dei dolori lancinanti che lo avevano costretto a stare sdraiato sul divano per cinque giorni. L'uomo non riusciva a muoversi, il dolore diventava ogni giorno più straziante e solo dopo l'insistenza di un amico si è convinto ad andare all'ospedale universitario Lewisham.
Nigel fu ricoverato in terapia intensiva il 30 dicembre 2013: i chirurghi sono riusciti a rimuovere il sex toy ma l'uomo ormai era in shock settico. È morto il 7 febbraio, due mesi dopo l'incidente a causa della grave infezione.
Sulla morte dell'uomo è stato aperto un fascicolo e oggi il caso è stato archiviato come un incidente.
Un consulente dell'ospedale, il dottor Adebowale Adesina, ha detto in udienza che l'amico ha chiamato un'ambulanza perché l'uomo si lamentava di avere vertigini, debolezza e non era in grado di muoversi dal divano da ormai cinque giorni. «Quando è arrivato in ospedale è stato scoperto il corpo estraneo e lo abbiamo rimosso – ha detto il dottor Bernd Rose – L'uomo soffriva già di diabete e l'incidente gli ha provocato lo shock settico. L'uomo ha lottato per la vita ma, su un soggetto già malato, l'infezione ha preso piede più velocemente».