Una volta smascherata, come riporta KRIS-TV, venerdì scorso è stata immediatamente arrestata e rinchiusa nel carcere di Nueces County con una cauzione fissata a 100mila dollari: per ora rischia una pena detentiva fino a 20 anni, sempre che, come ha fatto intendere il giudice, sul suo capo non piovano altre accuse. Insieme a lei sono finiti in prigione un uomo e una donna, anche se non è stato ancora specificato se per reati legati alla droga o alla pedofilia.
Sotto choc, ovviamente, i familiari, in primo luogo il padre del piccolo di 7 anni (le altre due bimbe sono figlie di un altro uomo): tutti erano convinti che nelle mani di Esmeralda i bambini fossero al sicuro. «Non avevamo la minima idea di quello che accadeva in quella casa - dicono la nonna e lo zio del bimbo, Sandra e Tony Guerrero - Quando chiamavamo o andavamo a trovarli, lei ci diceva che andava tutto bene, e noi non abbiamo mai colto segnali che indicassero il contrario».
Il piccolo è stato trovato dagli agenti in compagnia di alcuni adulti durante il blitz antidroga di venerdì. Quando gli è stato chiesto chi fossero i genitori, lui ha risposto che nessuno dei presenti era suo parente. I poliziotti, davanti a quella scena che non li convinceva, hanno cominciato a sentire puzza di bruciato: in quel momento ha cominciato a squarciarsi il velo che copriva quell'orrore. Ora il bimbo è stato affidato ai servizi di protezione dell'infanzia, in attesa di essere riconsegnato ai parenti. «Siamo devastati da quello che è successo - ha detto Sandra - ma appena riavremo mio nipote a casa andrà tutto bene, ci prenderemo cura di lui nel migliore dei modi. Ma intanto vogliamo che sia fatta giustizia: cose come queste non devono accadere mai più, nessun bimbo dovrà mai subire quello che ha subìto mio nipote».
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