Usa, il capo del servizo sanitario: portate con voi una dose di naloxone per salvare chi va in overdose

Usa, il capo del servizo sanitario: portate con voi una dose di naloxone per salvare chi va in overdose
di Anna Guaita
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Giovedì 5 Aprile 2018, 21:28 - Ultimo aggiornamento: 6 Aprile, 21:09
NEW YORK – Era dal 2005 che il Surgeon General degli Stati Uniti non emanava un ammonimento pubblico. E quello appena comunicato dall’attuale capo del servizio sanitario pubblico sta facendo discutere: il dottor Jerome Adams raccomanda infatti che gli americani portino in tasca o nella borsetta una dose di naloxone, il farmaco in grado di salvare chi sia in overdose da oppiacei.

Ogni anno negli Usa si contano decine di migliaia di morti per overdose. La maggior parte di questi decessi si deve all’espansione degli oppiacei, antidolorifici particolarmente potenti ed efficaci, comunemente utilizzati nella pratica clinica. Si calcola che due terzi delle morti da overdose siano causati da questi super-analgesici, e solo un terzo dall’eroina.

Ma migliaia di queste morti sarebbero evitabili con la semplice inoculazione di un farmaco antagonista, il naloxone appunto. Negli Usa si può ottenere in un formato iniettabile portatile, simile alla Epipen. Ma in genere lo portano con sè solo i paramedici. E’ vero che oramai anche moltissimi corpi di polizia sono forniti di questi farmaco. Ma il Surgeon General propone che sia anche più diffuso, e che lo tengano addosso sia le persone tossicodipendenti, sia i loro cari, sia i loro amici. Molti Stati Usa stanno anche approntando leggi perché l’iniettore venga automaticamente prescritto ai pazienti in cura con gli antidolorifici in questione. In più stanno approntando leggi che assicurino totale copertura legale per chi ricorra al naloxone davanti a un possibile caso di overdose.

«Il naloxone è facile da usare, è un farmaco salvavita, ed è disponibile in tutto il Paese», ha ricordato il Surgeon General. Il dottor Adams ha anche aggiunto che il presidente Donald Trump si è impegnato a mantenere i costi del farmaco a livelli bassi.

L’ultima volta che un Surgeon General aveva pubblicato un ammonimento nazionale era stato nel 2005, quando l’allora capo dei servizi sanitari pubblici, Richard Carmona, raccomandò alle donne in gravidanza di evitare di bere alcolici, per non esporre il bambino ai rischi della sindrome feto-alcolica.
                                                                                                                                                                                           

 
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