Le truppe irachene lanceranno «nelle prossime settimane» un'operazione di terra contro i jihadisti dello Stato islamico (Is), per riconquistare i territori finiti sotto il loro controllo. Lo ha detto il generale americano John Allen, che coordina la coalizione internazionale anti-Is, in un'intervista all'agenzia giordana Petra.
«Ci sarà una grande controffensiva di terra in Iraq», ha detto Allen. «Nelle prossime settimane, quando le forze irachene cominceranno una campagna di terra, la coalizione la sosterrà con grande dispiegamento di forze» aeree, ha aggiunto Allen.
«Gli Stati Uniti - ha detto - stanno facendo tutto quello che possono per dare il loro sostegno il più rapidamente possibile». Il 7 febbraio anche il primo ministro iracheno Haydar al-Abadi parlava del progetto di «liberarsi presto» dell'Is, senza scendere in dettagli. In un incontro a Monaco con il presidente del Kurdistan iracheno, Massoud Barzani, si è parlato di un accresciuto «coordinamento tra la regione autonoma e la popolazione di Mosul per la liberazione della provincia di Ninive dalle violenze dell'Is».
Abadi e Barzani «hanno preso in esame la situazione di sicurezza e militare nella provincia di Kirkuk e il sostegno internazionale all'Iraq nella lotta contro l'Is», si leggeva in una nota del governo di Baghdad, secondo la quale il premier iracheno ha sottolineato come «il clima sano e positivo tra il governo federale e quello regionale curdo incoraggino un maggiore coordinamento tra le forze federali e quelle peshmerga».
Per Abadi, «il coordinamento tra le due è continuo, in vista della liberazione di Mosul, che deve essere salvata dalla violenza dell'Is al più presto».