GLI OBIETTIVI
Gli americani non hanno ancora comunicato dati conclusivi sull'esito della missione, quindi bisogna fare affidamento su alcune immagini satellitari, e sui rapporti di parte siriana come quello del governatore di Homs, il quale ha dichiarato un totale di 16 vittime, tra le quali nove civili e quattro bambini. Per contro gli abitanti della zona raccontano di non aver visto un traffico di mezzi in corsa verso gli ospedali, che avrebbe giustificato tali numeri tra le vittime. Gli artiglieri statunitensi avrebbero cercato di evitare con la massima cura di colpire le baracche che ospitavano i pochi soldati russi al momento dell'attacco, e si sarebbero concentrati sui depositi di carburante, sugli hangar e sulla pista. Fonti anonime dell'esercito Usa hanno detto alla Fox che il conto degli apparecchi danneggiati e messi fuori uso è di 20, tutti jet, dal momento che non c'erano elicotteri. Un funzionario del gruppo britannico Syrian Observatory for Human Rights presente sul posto ha contato una dozzina di hangar raggiunti dai missili, oltre ad un centro operativo della Difesa siriana. Le immagini diffuse dal satellite mostrano però che molti dei ripari hanno resistito alle esplosioni, e ancora contengono aerei lasciati intatti. Allo stesso tempo la pista non sembra avere subito danni di rilievo, eccetto una buca di piccole dimensioni visibile nelle immagini distribuite. In serata sulle reti televisive americane si parlava addirittura di una ripresa delle operazioni di volo, non confermata da fonti ufficiali.