Rispondendo alla domanda se durante la sua prigionia in Libia avesse avuto, insieme ai suoi colleghi, l'impressione che ci fosse una trattativa in corso per la loro liberazione, Calcagno ha detto: «Sì che avevamo avuto questa impressione, l'avevamo avuta, di fatto ci speravamo tanto». Ci «accorgevamo» di come stesse andando la trattativa «dai trattamenti, perchè... quando non avevano contatto loro venivano e si sfogavano con noi. Ce ne accorgevamo di là, perchè quando avevano il contatto erano più calmi, più... poi magari venivano, non c'è il contatto e allora giù botte».
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