Siria, scontro a fuoco e grande fuga: così si sono salvati i caschi blu filippini

Siria, scontro a fuoco e grande fuga: così si sono salvati i caschi blu filippini
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Domenica 31 Agosto 2014, 12:47 - Ultimo aggiornamento: 1 Settembre, 11:14
Tutti i 75 caschi blu filippini della Forza delle Nazioni unite per il disimpegno sul Golan (Undof), che si trovavano in una posizione rischiosa a causa di combattimenti, sono sani e salvi: lo ha annunciato oggi l'esercito filippino. «Sono tutti al sicuro. Abbiamo lasciato la nostra posizione ma abbiamo portato con noi tutte le nostre armi» ha detto il luogotenente-colonnello Ramon Zagala.



Un primo gruppo di 35 soldati filippini era stato estratto dalla sua posizione ieri da veicoli blindati delle Nazioni unite, dopo che i ribelli siriani avevano portato un attacco a circa 4 km di distanza. Gli altri 40 soldati - ha detto la fonte militare filippina - hanno affrontato ribelli siriani in uno «scontro a fuoco durato sette ore», per poi finalmente, approfittando della notte, raggiungere a piedi una postazione Onu a 2 km da loro. Sono stati quindi trasportati al capo Ziuani. L'Undof conta 1.223 uomini provenienti da sei paesi (India, Fiji, Filippine, Irlanda, Paesi Bassi e Nepal). Il suo mandato è stato rinnovato per sei mesi, fino al 31 dicembre 2014.



Imam del Regno unito emettono fatwa contro jihadisti Isis. Alcuni fra i più importanti imam del Regno Unito hanno emesso una "fatwa" (editto religioso) che condanna i jihadisti britannici che si uniscono all'Isis in Siria e Iraq definendoli come «eretici».
Il documento proibisce ai musulmani di arruolarsi fra le file dell'
«oppressivo e tirannico» Stato islamico e anzi di opporsi alla sua «ideologia velenosa». La fatwa arriva dopo che in Gran Bretagna è stata alzata l'allerta terrorismo, con un attentato «altamente probabile», per il timore che i jihadisti tornino in patria dal Medio Oriente per compiere atrocità nel loro Paese.

Nell'editto si legge anche che i musulmani hanno sì un «obbligo morale» ad aiutare le popolazioni di Siria e Iraq ma «senza tradire le loro società». Domani è atteso l'annuncio in Parlamento da parte del premier britannico David Cameron contro il fenomeno del jihadismo. Secondo il Sunday Times, i volontari britannici dell'Isis saranno di fatto banditi dal tornare nel Regno Unito col ritiro del loro passaporto.
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