Se la famiglia non si fosse precipitata in ospedale immediatamente l'epilogo di questa storia sarebbe stato diverso. L'intervento repentino dei medici ha invece fatto sì che una situazione apparentemente disperata si trasformasse in un salvataggio ai limiti del miracoloso, visto che non solo il piccolo Md Baba Qureshi, 12 anni, è fuori pericolo, ma i medici sono riusciti a non fargli perdere la vista.
Il 6 giugno il bambino stava giocando in una macelleria di Hyderabad, nel sud dell'India, quando un gancio, tradizionalmente usato per appendere la carne gli si è conficcato nell'occhio sinistro. In preda al dolore, Baba ha chiamato i genitori, che lo hanno immediatamente portato all'Osmania General Hospital. «È arrivato da noi con un'asta nell'occhio – ha detto il dottor Premjit Ray, 53 anni, capo del dipartimento di neurochirurgia – Sanguinava, era cosciente, piangeva e si disperava. Abbiamo fatto una tac e abbiamo predisposto immediatamente una sala per l'intervento chirurgico». Dalle lastre è emerso che il gancio era entrato nella sua cavità orbitaria, ma il bulbo oculare non era stato intaccato. Inoltre, l'asta era penetrata per 15 centimetri all'interno del cranio. Il rischio era non solo che potesse perdere l'occhio, ma potesse aver riportato danni al cervello.
Tuttavia quella che appariva come una situazione tragica è stata recuperata dai medici. «Non abbiamo avuto bisogno di aprire il cranio in quanto non vi era alcuna emorragia interna. La nostra preoccupazione era che potesse rimanere cieco, ma siamo riusciti a salvare l'occhio del bambino. In gran parte è stato merito della famiglia. Se avessero aspettato, le conseguenze sarebbero state più gravi». Baba nei giorni successivi è migliorato ed è stato dimesso dall'ospedale nel fine settimana. Ai genitori ha detto di aver imparato la lezione: mai più ganci per giocare in tutta la vita.
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