Affaire Gayet, Hollande: «Momento doloroso, ma fatto privato»

Affaire Gayet, Hollande: «Momento doloroso, ma fatto privato»
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Martedì 14 Gennaio 2014, 09:09 - Ultimo aggiornamento: 15 Gennaio, 09:47

Il presidente francese, Francois Hollande, visibilmente teso, ha cominciato l'attesa conferenza stampa davanti a 600 giornalisti all'Eliseo parlando di crisi e ritorno a una crescita vigorosa della Francia. Nessun accenno, nei primi passaggi, alla vicenda privata che lo vede coinvolto. C'era una lunga fila di giornalisti davanti al Palazzo dell'Eliseo a Parigi per l'attesissima conferenza stampa del presidente Francoise Hollande.

Il presidente francese Francois Hollande ha promesso di perseguire «antisemitismo, razzismo e xenofobia». La legge verrà applicata «senza diminuire la libertà di riunione e di espressione». In un chiaro riferimento al caso del comico Dieudonneè, che non ha nominato, Hollande ha tuttavia affermato che tali libertà non possono mettere in causa la «dignità» delle persone e l'ordine pubblico.

Il caso Gayet Alla domanda diretta di un giornalista, che ha chiesto se Valérie Trierweiler sia ancora la premiére dame della Francia, Hollande ha risposto: «Nella vita personale ognuno attraversa delle prove, con momenti dolorosi, come questo per me. Ma gli affari privati si trattano privatamente. Non è il momento né il luogo per rispondere, ma lo farò prima dell'11 febbraio (data della visita ufficiale a Washington, ndr)».

«Come cittadino dovrei perseguire questa pubblicazione. Se mi freno è perchè non ci sia una disparità, non ci siano due pesi e due misure. Ma la mia indignazione è totale»: questa la risposta di Francois Hollande a chi gli chiedeva se denuncerà il settimanale Closer, che ha pubblicato le foto sulla sua love story. «Non chiedo alcuna modifica della legislazione - ha aggiunto il presidente - sono contrario alle leggi di circostanza. Ci sono tribunali che possono punire gli abusi. Ma io sono presidente e dunque, protetto da un'immunità. Non mi si può denunciare, posso io denunciare gli altri?».

Rispondendo a chi gli chiedeva notizie sulle condizioni di salute della premère dame, ricoverata in un ospedale a Parigi, il presidente ha detto brevemente che Valerie Trierweiler «si riposa e non ho altri commenti da fare». Hollande non ha però risposto alla prima parte della domanda, in cui il giornalista si chiedeva se il capo dello stato abbia ancora diritto ad una vita privata.

Gayet a Villa Medici Intanto Julie Gayet, la presunta amante del presidente francese Francois Hollande, risulta tra i membri della giuria nominati dal ministro francese della Cultura, Aurelie Filippetti, per le selezioni 2014 di Villa Medici, l'Accademia di Francia a Roma.

La conferenza stampa Secondo i dati forniti dalla presidenza, si sono accreditati all'appuntamento all'Eliseo circa seicento giornalisti di tutto il mondo. Hollande, che aveva convocato questa conferenza stampa già prima di Natale con l'idea di rilanciare il suo mandato, magari annunciando nuove ricette contro la crisi e la disoccupazione, sarà probabilmente chiamato a fornire chiarimenti sulla presunta love story segreta con l'attrice Julie Gayet rivelata nei giorni scorsi dal settimanale Closer.

Numerosi ministri assistono alla conferenza stampa del presidente francese Francois Hollande, che dovrebbe rilanciare la sua politica ma rischiadi essere oscurata dalle sue vicende private. In prima fila, in attesa dell'inizio della conferenza stampa, che è in leggero ritardo, si notano fra gli altri il primo ministro Jean Marc Ayrault e i titolari degli Esteri, Laurent Fabius, dell'Istruzione, Vincent Peillon, dell'economia Pierre Moscovici, della Giustizia, Christiane Taubira e degli Interni Manuel Valls.

Arriverà da Alain Barluet, giornalista di "Le Figaro" e presidente dell'Associazione della stampa presidenziale, la prima domanda a Francois Hollande nella conferenza stampa iniziata alle 16.30 all'Eliseo. Il presidente, travolto dallo scandalo sulla sua presunta relazione con l'attrice Julie Gayet, inizierà a rispondere alle domande dopo un discorso introduttivo di una ventina di minuti.

Le Parisien Francois Hollande vorrebbe annunciare pubblicamente la sua separazione da Valerie Trierweiler, ma preferirebbe aspettare che la premiere dame venga prima dimessa dall'ospedale parigino nel quale è ricoverata da quando è esploso l'"affaire Gayet". Secondo fonti dell'Eliseo citate da Le Parisien, il presidente francese sarebbe pronto a «chiarire» la sua relazione con la Trierweiler , ma teme di «apparire debole». Al presidente, spiegano le fonti, «è stato consigliato di annunciare la rottura, ma la degenza in ospedale di Valerie Trierweiler lo ha convinto ad aspettare».

Grazia L'estate scorsa, Valerie Trierweiler aveva cominciato a notare un allontanamento di Francois Hollande, e «per capire» avrebbe cercato un riavvicinamento con la ex moglie del presidente, Segolene Royal, fino ad allora considerata un'acerrima nemica. Lo rivelano due giornaliste dell'edizione francese del magazine Grazia, che da tempo lavorano sulla storia. «In un tentativo disperato ha tentato, attraverso amici comuni, di invitare a un incontro Segolene Royal. Per fare la pace, e forse anche per capire quello che le stava succedendo», raccontano Anna Borrel e Stephanie Marteau. La ex candidata socialista, però, avrebbe rifiutato seccamente questa richiesta di solidarietà, rifiutando di perdonare a Valerie le frecciatine e i gesti di gelosia degli anni scorsi.

10 motivi per pensare a un complotto E se fosse una macchinazione contro Francois Hollande? Secondo il Nouvel Observateur un complotto politico, magari da parte del predecessore Nicolas sarkozy, non è da escludere e i motivi per sospettarlo sono dieci. Eccoli elencati: 1) L'affare è scoppiato nel peggior momento per Hollande, quando intendeva rilanciare la sua politica. 2) La vicenda oscurerà la sua proposta di «patto di resposabilità» con le imprese. 3) Viene relativizzato il comportamento Nicolas Sarkozy, accusato di mescolare troppo vita pubblica e privata: Hollande aveva promesso di comportarsi in maniera «esemplare». 4) Non è inverosimile che Sarkozy abbia mantenuto degli amici all'Eliseo, il ministero degli Interni e la polizia. 5) Contrariamente ai predecessori, Hollande non disponedi un «gabinetto nero» in grado di ordire macchinazioni contro gli avversari e condurre inchieste parallele.

La copertina del Charlie Hebdo Impazza sui social network la copertina shock del giornale satirico francese Charlie Hebdo sulla presunta love story segreta del presidente della Repubblica, Francois Hollande. La caricatura a tutta pagina di Charlie Hebdo, in edicola domani, raffigura il capo dello Stato, in abito scuro presidenziale, dietro a un grande tricolore. Fin qui tutto bene. Se non fosse che il vignettista Luz, sotto la cintura, ha riprodotto il sesso scoperto del presidente, con un fumetto che parte proprio da lì e la scritta: 'Io presidente!'. Un riferimento, al celebre slogan coniato da Hollande durante l'ultima fase della campagna presidenziale del 2012 contro Nicolas Sarkozy, e che secondo molti gli garantì la vittoria. Non è la prima volta che Charlie Hebdo si distingue per le sue vignette provocatorie, che alcuni considerano un pò gratuite e di dubbio gusto. Appena un anno fa, il giornale conquistò l'attenzione internazionale per le minacce seguite alla pubblicazione di diverse caricature sul profeta Maometto. In quell'occasione, lo stesso governo socialista di Francois Hollande si schierò compatto a difesa di Charlie Hebdo, evocando il fondamentale diritto alla libertà di espressione.

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