Charlie Hebdo, si arrende uno dei terroristi, blitz delle teste di cuoio a Reims

Charlie Hebdo, si arrende uno dei terroristi, blitz delle teste di cuoio a Reims
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Mercoledì 7 Gennaio 2015, 21:08 - Ultimo aggiornamento: 8 Gennaio, 03:45
I tre terroristi autori della strage nella redazione del giornale satirico francese Charlie Hebdo sono stati identificati e localizzati a Reims.



Una vasta operazione di polizia, con l'appoggio delle teste di cuoio, è attualmente in corso per fermare i sospetti: è quanto riferisce la stampa francese, precisando che l'operazione è cominciata intorno alle 23.



Il più giovane dei tre ricercati «si è consegnato alla polizia». Lo scrive il sito di Le Parisien. La notizia è confermata da diversi altri media, tra cui la radio France Info e la rete all news itelè, che citano fonti degli inquirenti. Il giovane si sarebbe consegnato in tarda serata a Charleville-Mezières. Ha 19 anni, e secondo le stesse fonti sarebbe «il meno implicato» nella pianificazione e nell'esecuzione dell'attacco.



Sul blitz in corso arrivano informazioni contraddittorie. Secondo il sito online della tv americana NBC, che cita fonti dell'antiterrorismo statunitense, due terroristi sono stati arrestati e il più giovane ucciso. Da Reims, dove è in corso l'operazione del RAID, le teste di cuoio francesi, non arriva invece alcuna novità.



Le immagini delle tv presenti sul posto riportano una situazione di calma, con i cecchini delle teste di cuoio pronti ad intervenire ma ancora un nulla di fatto. Alcuni poliziotti sono stati inquadrati mentre abbandonano il quartiere di Reims circondato.



Secondo il sito online di Le Monde «non c'è alcuna notizia di arresti o di uccisioni» e le informazioni sui presunti arresti sono «false»: «le fonti della polizia contattate da Le Monde - si legge sul sito - affermano che per il momento non c'è stato alcun fermo». Fonti della polizia francese fanno sapere di aver spiccato, nei confronti dei tre sospetti, un mandato di cattura.



La polizia ha fatto irruzione in un palazzo di Reims, dove sta perquisendo un appartamento.



Un altro raid della polizia francese si sta inoltre svolgendo a Charleville-Mezières, non lontano dalla frontiera col Belgio: lo riferisce la stampa locale, nel quartiere "caldo" della Ronde Couture. Lì si sarebbe consegnato il più giovane dei sospettati.
A Reims, continuano le perquisizioni per cercare indizi, come tracce del dna. Le autorità hanno pubblicato un «avviso di ricerca» per i sospetti.
Durante l'operazione è stata fermata una persona, che sarebbe un familiare di uno dei ricercati. Lo riferisce itelè.



I killer sono due fratelli franco-algerini, di 32 e 34 anni, tornati in Francia quest'estate dalla Siria, più un terzo, un ragazzo senza fissa dimora di diciannove anni.




Secondo un investigatore citato dall'Ap, sarebbero collegati alla rete terrorista yemenita. Uno dei sospetti inoltre era già stato processato nel 2008, nell'ambito di un'operazione contro una filiera jihadista irachena basata nel 19/o arrondissement di Parigi.



La polizia francese ha perquisito varie abitazioni a Reims, nel nord, a Strasburgo, nell'est, e nella periferia di Parigi, a Pantin e Gennevilliers. Lo rende noto il quotidiano Le Parisien tramite il suo sito Internet.



I due fratelli, Said Kouachi e Cherif Kouachi, sarebbero stati riconosciuti grazie alla carta d'identità ritrovata dalla polizia nella Citroen C3 abbandonata dagli attentatori durante la fuga vicino alla porte de Pantin, a Parigi. Il giovane complice, Hamyd Mourad, 18 anni, sarebbe stato alla guida delle diverse auto durante l'operazione.



Said e Cherif Kouachi, due fratelli noti alla polizia e ai servizi di intelligence francesi, uno dei quali già condannato in passato per aver fatto parte di una filiera che inviava islamisti in Iraq, che nei mesi scorsi hanno cercato di sfuggire alla sorveglianza spostandosi da Parigi a Reims. È il profilo dei due autori dell'attacco al settimanale Charlie Hebdo, tracciato dal sito del settimanale Le Point. Il terzo complice è un giovane senza dimora di 18 anni, Hamyd Mourad, che ha fatto da autista.



Secondo una fonte di polizia citata dal sito, i due fratelli sono nati a Parigi, e hanno «un profilo di piccolo delinquenti che si sono radicalizzati». Il più giovane, Cherif, era stato arrestato nel 2008 e condannato a 3 anni di prigione, di cui 18 mesi con la condizionale, in quanto componente di una gruppo che inviava combattenti estremisti in Iraq, basata nel 19/o arrondissement di Parigi. Nel quadro di quell'inchiesta, alcuni componenti del gruppo avevano ammesso di aver «fomentato dei progetti di attentato», ma senza metterli in atto. Scontata la pena, Cherif e il fratello, dice ancora Le Point, «avevano fatto di tutto per farsi dimenticare», e si erano «messi a riposo» a Reims
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