I due alpinisti trovati privi di vita ieri sera sulla ferrata 'Rose d'invernò, in Val Rosandra, a pochi chilometri da Triste, potrebbero essere morti per sfinimento dopo essere rimasti per ore appesi in parete, sotto il sole della caldissima giornata. È l'ipotesi formulata dal Soccorso alpino di Trieste che sta procedendo al recupero delle salme, ancora bloccate in parete.
Dai primi rilievi, non sembrerebbe che gli escursionisti siano rimasti coinvolti in cadute contro le rocce: pare invece - stando alle prime informazioni riferite dai soccorritori - che il capocordata abbia perso l'appiglio e abbia trascinato in basso anche il compagno, che era legato con lui.
Da quel momento la coppia non sarebbe più riuscita ad avvicinarsi alla parete per cercare di mettersi in salvo. L'allarme è scattato in serata dopo la denuncia di scomparsa dei congiunti. Una delle due vittime - si apprende dal Soccorso alpino - è un alpinista triestino di 84 anni. Si sta procedendo con il riconoscimento del secondo escursionista, che non aveva documenti: si tratterebbe anche in questo caso di una persona anziana.
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