Rai, scoppia un nuovo caso Minzolini
ascolti giù e accuse di censura

Augusto Minzolini
di Ettore Colombo
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Venerdì 23 Settembre 2011, 11:30 - Ultimo aggiornamento: 23 Ottobre, 23:19
ROMA - Il calo di ascolti di Raiuno e Tg1, un pacchetto di nomine ancora una volta rinviato con forte disappunto del presidente di viale Mazzini, Paolo Garimberti, e il consueto braccio di ferro tra maggioranza e opposizione nel cda Rai.



Resta teso il clima, al settimo piano di viale Mazzini, dove ieri il vice-direttore Antonio Marano ha fornito dati preoccupanti sullo stato di reti e testate. I dati Auditel su Tg1 e Raiuno sono allarmanti. Il dg Lorenza Lei avrebbe avanzato la proposta di ascoltare presto i due direttori di rete, Mazza, e testata, Minzolini, ma il disappunto di Garimberti non si limita allo share e il presidente, con metafora calcistica, incalza il dg: «Moratti non discute con l’allenatore sul modulo, dopo cinque sconfitte consecutive, cambia il tecnico». Cambio non semplice, per la Lei, che vorrebbe avere l’unanimità del cda. La maggioranza, invece, fa quadrato: Minzolini e Mazza non si toccano.



Non va meglio sulle nomine che dovevano essere varate. Il pacchetto prevedeva Antonio Di Bella a Rai 3, Marcello Masi al Tg2, Gianni Scipione Rossi a Rai Parlamento, Giovanni Miele a Gr Parlamento e Roberto Nepote a Rai Gold (Rai Movie e Rai Premium), ma tutto è saltato per quelli che sempre Garimberti ha bollato come «giochi e giochini di parte che paralizzano la Rai». La vecchia lottizzazione, insomma. L’opposizione blocca la nomina di due condirettori (uno a Rai Parlamento, Simonetta Faverio, l’altro a Gr Parlamento, Giorgio Giovannetti) perché il dg non ha fatto pervenire i curricula nei tempi dati. L’ostruzionismo dei tre consiglieri dell’opposizione provoca l’irrigidimento di quelli della maggioranza, che fanno mancare il numero legale. Per le nomine se ne parlerà la prossima settimana, ma Masi (Tg2), superati i tre mesi, ha maturato la funzione di direttore.



Scoppiano, intanto, altre polemiche sempre su Minzolini. Il cdr del Tg Lombardia ha inviato un esposto all’Ordine del Lazio per aprire un procedimento disciplinare contro Minzolini per «tagli di natura censoria» nei servizi del Tg1: «Il Tg1 - denunciano tra l’altro - è l’unica testata Rai che da tempo non si avvale più della collaborazione della redazione giudiziaria di Milano in processi come quelli a carico del premier Silvio Berlusconi».




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