Prima della decisione del Tribunale, il pm Eugenia Pontassuglia, aveva fatto ascoltare in aula una conversazione molto piccante tra Tarantini e Carpentone che aveva indotto il presidente del tribunale, Luigi Forleo, a chiedere al pm di essere avvisato, per procedere eventualmente a porte chiuse, nel caso in cui vi fossero state altre telefonate 'sensibilì da ascoltare in aula.
L'ascolto delle telefonate è stato ritenuto utile dal pm per indurre il testimone a dire la verità. Adottando la decisione di procedere a porte chiuse, il Tribunale ha ritenuto che il prosieguo dell'udienza pubblica potrebbe «nuocere al buon costume» e alla «riservatezza» della testimone.