Priebke, nipote cambia cognome e avvocato presenta esposto per il mancato funerale

Priebke, nipote cambia cognome e avvocato presenta esposto per il mancato funerale
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Venerdì 25 Ottobre 2013, 18:39 - Ultimo aggiornamento: 18:58
L'AQUILA - Non c'entra la politica, a prescindere dalla mia fede politica ho agito perch a mio avviso stata violata la legge e quindi la questione giuridica. Cos l'avvocato aquilano Paolo Vecchioli, dirigente del Fronte Nazionale, sull' esposto-denuncia da lui presentato alla procura della Repubblica dell'Aquila nel quale si chiede di verificare se nella vicenda legata alla morte del carnefice nazista Erich Priebke, tra le altre cose, si sia violata la legge sull'interruzione di funerale, vilipendio e sottrazione di cadavere. «Ho saputo di quanto accaduto da persone che hanno partecipato alle esequie e, siccome non ho vissuto io i fatti in prima persona, nell'esposto denuncia utilizzo la formula dubitativa con la quale si chiede alla procura di fare luce sugli accadimenti».



Tomas Ramon Priebke Ortiz, nipote argentino di Erich Priebke e figlio di Jorge Priebke, ha deciso di cambiare il suo cognome perchè sostiene che «non ha senso portare addosso una etichetta, un nome che fa male alla gente». In una intervista all'agenzia di notizie di Bariloche, la località argentina dove Priebke è vissuto per decenni prima di essere estradato in Italia, Tomas (23 anni) ha detto che non vuole «saperne niente» delle vicende legate a suo nonno e aspira a poter «vivere una vita normale». «La verità è che è un cognome con il quale non mi sento identificato, perchè non mi riconosco nella sua storia e non ho mai avuto molti rapporti con la mia famiglia: mia madre si è separata quando avevo 2 anni e di fatto non ho quasi contatti con mio padre», ha raccontato. Interrogato sulle dichiarazioni del padre -che ha detto che Erich Priebke potrebbe «essere sepolto in Israele»- Tomas ha risposto che le considera «poco fortunate», aggiungendo che «io non parlerei così di un tema così delicato: suo padre ha fatto del male a tanta gente nel passato e lui così continua a farlo... bisogna mettersi al posto degli altri». Le parole di Jorge Priebke sono state stigmatizzate anche da Julio Accavallo, dell'Istituto Nazionale contro la Discriminazione, la Xenofobia e il Razzismo (Inadi), secondo il quale «sono parole inaccettabili, e la cosa più grave è che ha detto che il massacro (delle Fosse Ardeatine) è stato una montatura degli ebrei, questo è veramente insopportabile».
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