Ristoratrice italiana porta Peppa Pig in tribunale: «Per colpa sua mi sento derisa»

Ristoratrice italiana porta Peppa Pig in tribunale: «Per colpa sua mi sento derisa»
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Sabato 15 Novembre 2014, 20:42 - Ultimo aggiornamento: 18 Novembre, 15:08
A vedere “Peppa Pig”, il noto cartone animato britannico distribuito in oltre 150 Paesi, non saranno solo i bambini, ma anche un Giudice italiano investito di un caso di “omonimia” non autorizzata e nemmeno segnalata.

A far causa al cartoon sarà una signora italiana supoprtata dalla Fondazione nazionale consumatori.



Il cartone. In una delle puntate del predetto cartone animato i Pig, la famiglia protagonista, va in vacanza in Italia e viene ospitata da una famiglia italiana, i “Capra”, che hanno anche un ristorante ed in particolare la famiglia di simpatici maialetti britannici intrattiene rapporti con la Signora “Gabriella Capra” nipote si Sig. Capra, rustico cuoco di paese.



La realtà. Nella realtà esiste una Gabriella Capra, 40enne, impiegata in una notasocietà privata, che, da quando è uscito sul piccolo schermo la predetta puntata viene derisa e fatta oggetto di scherno da amici e colleghi. La Signora Capra ha deciso di rivolgersi alla Fondazoine nazoinale consumatori (Fnc) per tutelare il suo nome in sede civile.



La richiesta.
«La nostra associata - spiegano dall'associazoine - ha pertanto nostro tramite inoltrato una richiesta risarcitoria nei confronti dell’Azienda inglese di 100mila euro e l’eventuale ricavato sarà interamente devoluto – ci tiene a farlo sapere – in favore delle Associazioni volontaristiche che si occupano di bambini abbandonati».
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