Sui due fratelli l'equipe ospedaliera ha eseguito esami infettivologici di cui ancora non si conoscono gli esiti, mentre è stato già disposto l'esame autoptico sulla salma del ragazzo. Tutti i prelievi sono stati inviati nell'ospedale Cotugno. Su indicazione del magistrato, come da protocollo in questi casi, la polizia sta ascoltando i familiari e tutte le persone che sono venute a contatto coi fratelli.
È già stata avviata, nell'ospedale Cotugno di Napoli, la profilassi anti meningococco ai familiari del ragazzo. Sotto il coordinamento della cabina di regia regionale l'Asl Napoli 2 Nord e l'Asl Napoli 1 stanno per avviare, rispettivamente, le azioni di profilassi che riguarderanno l'abitazione della famiglia del 16enne e i suoi parenti, e l'istituto scolastico che il giovane frequentava.
La sorella del sedicenne è ancora ricoverata nell'ospedale Cotugno: è risultata negativa all'infezione da meningococco e le le sue condizioni di salute sono buone.
Tra le ipotesi al vaglio delle autorità ci sono una meningite fulminante o l'assunzione di acqua contaminata che potrebbe aver provocato un avvelenamento, acqua forse ingerita durante una scampagnata nei giorni delle festività pasquali. Secondo quanto s'è appreso, il 16enne aveva sostenuto un'interrogazione a scuola proprio ieri.
In merito al ricovero della ragazza, il direttore del dipartimento di Malattie infettive e urgenze infettivologiche dell’Ospedale Cotugno, Rodolfo Punzi, ha dichiarato che, al momento, i dati clinici e di laboratorio consentirebbero di escludere l’ipotesi di infezione da meningococco. La 20enne resta, tuttavia, sotto stretta osservazione presso il reparto di Neuropatie infettive della nostra Azienda. Presso il laboratorio di microbiologia dell’Ospedale Cotugno, inoltre, sono ancora in corso le analisi sui campioni ematici del fratello deceduto e pervenuti dall’Ospedale Cardarelli di Napoli.
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