Ieri l'uomo ha convinto la giovane milanese a seguirlo nello scantinato e lì, dopo aver sfondato la porta, l'ha portata a forza nel locale caldaia dove l'ha stuprata. Dopo la violenza l'egiziano è uscito dallo scantinato, ha percorso pochi metri lungo via Bocconi e si è seduto su una panchina. Lì, circa un'ora dopo, è stato trovato e bloccato dai carabinieri avvertiti da un'amica della vittima.
È stata lei, dopo aver ricevuto una chiamata sul cellulare dalla giovane sotto choc, a fornire una descrizione precisa dell'aggressore, il quale ha molti precedenti ma nessuno specifico. Mahmoud H. è noto nella zona per spaccio. Del resto via Bocconi è adiacente a viale Bligny e a quel palazzo al civico 42 da anni trasformato in fortino della droga da extracomunitari. La 18enne è stata poi accompagnata alla clinica Mangiagalli dove i medici hanno accertato lo stupro.
Ai carabinieri ha raccontato che ieri mattina ha seguito l'egiziano nello scantinato del palazzo e una volta in fondo alle scale è stata prima minacciata, poi picchiata e infine violentata.
Al termine è scappata via e ha chiamato l'amica al cellulare.
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