Migranti, Frontex: a luglio 107mila arrivi, il triplo dell'anno scorso

Migranti, Frontex: a luglio 107mila arrivi, il triplo dell'anno scorso
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Martedì 18 Agosto 2015, 17:28 - Ultimo aggiornamento: 19 Agosto, 09:19

Gli arrivi di migranti a luglio hanno raggiunto la cifra record di 107.500, più del triplo di luglio 2014, oltrepassando per la prima volta la soglia dei 100mila in un solo mese. Il dato è diffuso da Frontex. Tra gennaio e luglio il numero degli arrivi in Ue si attesta così a 340mila.

Intanto otto extracomunitari, tra cui un minorenne, sono stati arrestati da Polizia di Stato e Guardia di finanza di Catania perché ritenuti gli scafisti del barcone con 312 migranti e 49 cadaveri soccorso dal pattugliatore della Marina Militare Cigala Fulgosi nel Canale di Sicilia. I migranti, ha spiegato il procuratore di Catania, "hanno tentato di uscire dalla stiva, ma sono stati respinti a colpi di cinghia e di altri oggetti e a pedate in testa. Sono morti verosimilmente per asfissia".

In Grecia invece il mese scorso sono arrivati più rifugiati e migranti che durante tutto il 2014.

Il conto lo fa l'Unhcr, l'Alto commissariato Onu per i rifugiati, rendendo noto che «nel solo mese di luglio - si legge in una nota - sono arrivate in Grecia 50.242 persone, molte di loro in fuga dal conflitto in Siria, rispetto alle 43.500 dell'intero 2014. Questo drammatico aumento ha ormai portato a quota 160.000 il numero totale di rifugiati e migranti arrivati in Grecia.

E' la Libia il nervo scoperto, il paese da cui la maggior parte dei migranti diretti in Europa decide di partire, a bordo di vecchi pescherecci e gommoni stracolmi. Eppure, rilevano a Frontex, nel 2015 i migranti hanno cambiato decisamente rotta. Secondo i dati forniti dall'agenzia europea all'Adnkronos emerge che nei primi sei mesi di quest'anno sono 79.286 (+512% rispetto allo stesso periodo del 2014), le persone che hanno preferito entrare in Europa, via terra o via mare, attraverso la Turchia, contro i 67.261 partiti dalle coste libiche (+5% sul periodo gennaio-giugno 2014).

Sbarcano sulle isole greche dell'Egeo o varcano il confine della Bulgaria meridionale. Da Frontex spiegano che «le prime tre nazionalità di migranti a seguire questa rotta sono Siria, Afghanistan e Iraq». Si lasciano alle spalle violenze, guerra e povertà, cercando di raggiungere i Paesi europei. «Nel 2014 - aggiunge l'agenzia europea - la rotta del Mediterraneo orientale era la seconda più battuta per l'attraversamento illegale delle frontiere dell'Unione europea» con un totale di 50.831 migranti.

Sembravano cifre lontane dai 170.575 che lo scorso anno hanno seguito la rotta che Frontex definisce del Mediterraneo centrale. «Per molti anni - precisa l'agenzia europea - molti migranti che entravano in Europa via mare, partivano dalla Libia, punto di incontro delle rotte dei migranti dal Corno d'Africa e dall'Africa occidentale prima di imbarcarsi verso l'Europa». E invece i primi sei mesi del 2015 hanno mostrato, secondo i dati di Frontex, un vero e proprio cambio di rotta. E a dimostrarlo sono i recenti sbarchi e disordini sulle isole greche in cui l'emergenza dei migranti arrivati per lo più dalla Siria, è giunta a un picco significativo.

Allo stesso tempo Frontex rileva una diminuzione del numero di siriani in partenza dalle coste libiche, in particolare a febbraio e a marzo. Secondo l'agenzia Ue «questo può essere dovuto alla situazione sempre più instabile in Libia e al fatto che Egitto e Algeria hanno aumentato i requisiti per il rilascio del visto per i siriani. In passato i due Paesi sono stati utilizzati come paesi di transito verso la Libia». La Turchia, invece, precisa l'agenzia europea, «non ha tali requisiti per i visti ai cittadini della Siria», che preferiscono, quindi, «entrare in Europa attraverso la Grecia e Bulgaria».

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