Lecce, legano il compagno disabile ad un cancello per un'ora e riprendono tutto con il cellulare: arrestati due ragazzi

Lecce, legano il compagno disabile ad un cancello per un'ora e riprendono tutto con il cellulare: arrestati due ragazzi
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Sabato 5 Dicembre 2015, 13:48 - Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre, 18:07

Hanno incatenato ad un cancello un loro compagno disabile, neanche fosse un cane. E l'hanno lasciato lì per un'ora mentre loro si divertivano a filmare la scena con il cellulare per farla vedere poi agli amici. Due giovani di 21 anni, Riccardo Cassone e Edoardo Tauro, sono stati arrestati dai carabinieri con le accuse di aver minacciato, molestato e schiaffeggiato un minorenne affetto da handicap mentale. Un altro ragazzo minorenne è stato denunciato in stato di libertà. I fatti sono accaduti in un comune del Salento.

I tre minacciavano ripetutamente il ragazzo disabile, lo schiaffeggiavano, lo schernivano, lo denigravano, (in una circostanza hanno smontato la sella della sua bicicletta, gettandola via e rubandogli il cellulare). Comportamenti che hanno ingenerato nel ragazzo con disabilità psichiche uno stato di timore per la sua incolumità personale che lo ha portato a chiudersi in se stesso ed evitare di uscire da casa per la paura di subire ulteriori atti persecutori. I suoi aguzzini gli intimavano di non dire nulla e, nelle occasioni in cui lo incontravano per strada, lo fissavano a lungo con sguardi minacciosi.

Nel mese di novembre 2014 l’episodio clou: hanno costretto con la violenza la vittima a seguirli, impedendogli di scappare afferrandolo per le mani, quindi, dopo averlo condotto in un luogo più isolato detto "Coira", nei pressi della Chiesa di Santa Maria delle Grazie, lo hanno legato ad un can­cello con una catena di metallo, rifiutandosi di liberarlo nonostante le implorazioni della vittima, minacciandolo di lasciarlo legato lì e fingen­do di andarsene, di fatto trattenendolo così incatenato, contro la sua volontà, per più di un' ora.



Durante questo lasso di tempo, lo hanno schernito, mettendo le chiavi del catenaccio vicino a lui e dicendo "se riesci; prendile e liberati" e, nel momento in cui il disabile ha tentato di prendere le chiavi, si sono abbassati i pantaloni e gli hanno urinato sulle scar­pe e sulle gambe. Poi come se non bastasse lo hanno costretto a fumare uno spinello.

Le indagini hanno preso spunto dalla diffusione di un video sui cellulari che ritraeva la scena di un ragazzino incatenato ad un cancello, arrivato ad una compagna di scuola dello sfortunato e inerme protagonista; la madre della ragazza, riconosciuto il ragazzino, ha consegnato il video alla dirigente dell'istituto scolastico, che a sua volta ha presentato un esposto ai Carabinieri di Campi Salentina.