La escort Nadia: sesso a pagamento
con il premier e con Brunetta

Nadia Macrì, la escort sentita dai pm
di Cristiana Mangani
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Mercoledì 3 Novembre 2010, 14:32 - Ultimo aggiornamento: 6 Aprile, 21:08
ROMA (3 novembre) - L’inesauribile mondo delle escort oggi quello di Nadia Macr, 28 anni, di Reggio Emilia. Se avesse partecipato alle selezioni per fare la velina a “Striscia la notizia”, probabilmente questa ragazza bruna dai profondi occhi neri, si sarebbe aggiudicata gli stacchetti nel notiziario satirico di Mediaset. Invece, anche lei al centro dell'inchiesta giudiziaria di Palermo su droga e sesso a pagamento, e aggiunge alla gi ben nota rassegna di incontri a caro prezzo, altre seratine con premier e ministri,




Sì perché Nadia, oltre a raccontare di aver incontrato intimamente il premier, dietro pagamento di 5 mila euro, dice di aver avuto rapporti mercenari anche con il ministro Renato Brunetta. Con lui, però, si sarebbe accontentata di 300 euro. Il responsabile della Pubblica amministrazione si è detto sgomento per le dichiarazioni e ha commentato: «Sono fuori dalla grazia di Dio».



Ma andiamo con ordine. Nadia finisce nell’inchiesta siciliana, perché amica di un’altra escort, Perla Genovesi, ex collaboratrice di un parlamentare, coinvolta in un giro di cocaina e festini. Racconta ai pm di Palermo, i primi giorni di ottobre, di aver avuto due incontri sessuali a pagamento con il presidente del Consiglio, in una sua villa a Milano e poi a villa Certosa, aggiungendo di essere stata introdotta a Berlusconi anche da Lele Mora ed Emilio Fede. Negli ambienti investigativi la notizia viene confermata. I verbali sono stati secretati e gli atti verranno inviati da Palermo alla procura di Milano. Macrì sostiene che, a fare da tramite tra lei e il premier sarebbe stato pure un politico emiliano di cui, però, non ricorda il nome. I “ricordi” vanno avanti per ore, ma non sempre i magistrati sembrano convinti del suo racconto. Siamo al 2009-2010 quando la escort sarebbe riuscita a entrare nel giro delle feste del premier. Qui i ricordi sono confusi, quantomeno nella ricostruzione temporale. Nadia dice di avere visto Berlusconi una volta, non ricorda se la prima o la seconda, in una sua villa a Milano, ma non sa se si tratti di Arcore. I due avrebbero parlato, poi il premier le avrebbe regalato degli Swarovski e l’avrebbe invitata ad andare con lui in Sardegna. Dopo alcuni giorni, insieme a un’altra ventina di ragazze, si sarebbero visti a Villa Certosa e lì, dopo una cena a cui avrebbero partecipato anche altre persone, si sarebbe consumato il rapporto sessuale, per il quale afferma di aver ricevuto una busta con 5000 euro.



Nell’altra occasione i due si sarebbero visti a Milano. Anche in questo caso ci sarebbe stato un rapporto sessuale e un’altra busta con 5000 euro. Ai pm la giovane non lesina particolari, come quando racconta di un presunto incontro a luci rosse avvenuto in una vasca idromassaggio con il premier e altre ragazze. «Ma lei cosa fa nella vita?», le avrebbe chiesto il Cavaliere. «Presidente, faccio le marchette, che vuole che faccia?», avrebbe risposto la Macrì. «Sì, ma lei non lo dica», sarebbe stato il suggerimento. Nel verbale ci sono anche le dichiarazioni che riguardano il ministro Brunetta. La Macrì sostiene di aver avuto con lui un rapporto sessuale in cambio di 300 euro, vestiti e gioielli. Del capo del dicastero della Pubblica amministrazione ricorda il momento in cui si sono conosciuti, quando lui non era ancora ministro: è intorno al 2005.



Macrì all’epoca era accusata di maltrattamenti nei confronti del figlio. È Perla Genovesi a farle incontrare Brunetta nel suo studio, per capire se poteva darle una mano. Lo confermerà lei stessa ai pm di Palermo. A questo punto, però, secondo Nadia, il ministro l’avrebbe messa in contatto con l’avvocato Carlo Taormina perché l’aiutasse. Aggiunge poi di aver rivisto Brunetta in un’altra occasione e di avere avuto un rapporto sessuale con lui. La ragazza prosegue dicendo che lei avrebbe voluto continuare la relazione, ma che, dopo qualche telefonata, i rapporti tra i due si sarebbero interrotti. Il responsabile della Pubblica amministrazione fa fuoco e fiamme. Conferma di aver aiutato la ragazza, ma di non aver mai avuto rapporti con lei. Sono affermazioni «fuori dalla grazia di Dio - dice - Vengo ora informato che la signora Macrì avrebbe reso dichiarazioni che non esito a definire folli. La verità è solo una: questa persona mi è stata presentata nel corso di un convegno. In lacrime mi ha esposto le sue serie difficoltà personali e familiari. La conoscenza si è esaurita in quell’unica occasione, priva di qualsiasi altro risvolto. Per i suoi problemi gli indicai l’avvocato Taormina. Non l’ho più rivista né sentita». E l’avvocato del premier, Niccolò Ghedini, aggiunge: «È una tempesta di carta. Terminerà anche questa nuova assurda vicenda che arriva da Palermo».



Nadia forse verrà sentita dai pm di Milano. Intanto sul suo profilo Facebook sembra già aver preso le distanze dai suoi presunti “benefattori”. Del premier pubblica un video e commenta: «Silvio, hai rotto».
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