In occasione della conversione dei decreti dignità e milleproroghe, il ministro - lamenta l'Unione nazionale dei giudici di pace- «ha dapprima fatto bocciare un ordine del giorno che impegnava il Governo ad adottare misure che garantissero la continuità del servizio dei magistrati onorari e dei giudici di pace, con un adeguato trattamento economico e previdenziale, e poi degli emendamenti che sospendevano parzialmente l'esecuzione della riforma Orlando sulla magistratura onoraria». Nel frattempo, «l'attuazione della riforma Orlando procede spedita, con l'istituzione dell'ufficio del processo ed i concorsi in atto: non sospenderne l'efficacia è un inequivocabile segnale della non volontà del Ministro Bonafede di operare la completa modifica della recente riforma Orlando, che una volta attuata non potrà più essere modificata» I giudici di pace ed i magistrati onorari di Tribunali e Procure - afferma l'Unagipa- «sono la colonna portante della Giustizia italiana e trattano oltre il 60% del contenzioso civile e penale di primo grado, eppure sono precari senza diritti e tutele, ai quali lo Stato non riconosce neppure la dignità di lavoratori.
La pessima riforma Orlando, che il Ministro Bonafede si rifiuta di fermare e modificare, come impostogli dal contratto di Governo, addirittura peggiora le condizioni di lavoro dei giudici di pace ed onorari e rischia di diventare irreversibile, rendendo vano qualsiasi proposito di buona riforma in ogni settore della Giustizia».
© RIPRODUZIONE RISERVATA