Uccide la madre al ritorno dal lavoro, 22enne fermato in stato di choc

Uccide la madre al ritorno dal lavoro, 22enne fermato in stato di choc
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Sabato 9 Agosto 2014, 08:25 - Ultimo aggiornamento: 19:00
Un giovane di 22 anni, Marcello Soriano, ha ucciso nel tardo pomeriggio di ieri la madre di 55 anni, Mariangela Moiola, nella loro abitazione di Carugo (Como), paese della Brianza comasca. Il ragazzo è stato fermato sotto choc.



L'omicidio non ha avuto testimoni. L'allarme è stato lanciato da alcuni vicini di casa che hanno sentito la donna chiedere aiuto e hanno chiamato i carabinieri. Al loro arrivo era già morta. Il figlio era ancora in casa ed è stato posto in stato di fermo per omicidio volontario.



La ricostruzione. Da quanto è stato possibile ricostruire, la donna è rincasata nel tardo pomeriggio e a casa, dei tre figli, c'era soltanto Marcello, disoccupato, che pare soffrisse di disturbi psichici. Il giovane ha aggredito la donna, ha tentato di strangolarla, e quando lei ha chiesto aiuto mettendosi a gridare dal balcone l'ha soffocata con un sacchetto di plastica.



Il rimprovero. I carabinieri lo hanno trovato accanto al corpo della madre, mentre le diceva «svegliati». Pochi istanti prima, Marcello aveva uccisoo la madre. Ai militari non ha voluto o saputo spiegare perché lo ha fatto, anche se a scatenare la follia omicida si pensa possa essere stato un rimprovero appunto della mamma, l'ennesimo, per quei passatempi un po' originali di Marcello. Aveva passatempi strani per un ragazzo della sua età, come potare le piante del giardino con una forbicina da unghie (come ricordano alcuni suoi coetanei di avere visto pochi giorni fa), pulire il marciapiede di fronte a casa, oppure svuotare i tombini intasati da sassi e foglie. Solo lui può eventualmente raccontare le ragioni di un gesto messo in atto con costanza e ferocia, quasi fosse in preda ad un raptus.



Le testimonianze. «Abbiamo sentito chiedere aiuto almeno cinque volte, poi la voce si è via via spenta» ha raccontato alla stampa locale uno dei vicini di casa. «Abbiamo chiamato i carabinieri e nel frattempo ci siamo avvicinati alla porta, abbiamo bussato ma non abbiamo avuto risposta».
All'arrivo dei soccorritori, non c'è stato nulla da fare. La famiglia Soriano vive da una quindicina d'anni a Carugo, piccolo centro della Brianza comasca al confine con la provincia di Monza. Cinque figli, tre dei quali vivevano ancora con i genitori.
La famiglia vive a Carugo da una quindicina d'anni in una vecchia corte ristrutturata a pochi passi dal centro storico. La vicenda ha lasciato il paese sotto choc.
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