Palazzo dei Marescialli ritiene «indispensabile» ascoltare i testi in relazione a uno dei capi di incolpazione, che riguarda proprio le modalità della convocazione di Vannoni e la sua mancata iscrizione sul registro degli indagati dopo che l'ex ad della centrale di acquisto della pubblica amministrazione, Luigi Maroni, lo aveva indicato come una delle sue fonti nella fuga di notizie sull'inchiesta.
L'ipotesi è che i pm abbiano esercitato pressioni su Vannoni durante l'audizione da persona informata sui fatti. La richiesta è arrivata dal pg della Cassazione Mario Fresa ed è stata accolta dalla sezione, che ha rinviato l'udienza al 7 giugno.
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