Berlusconi: «Salvini nel Ppe non è questione all’ordine del giorno»

Berlusconi: « Salvini nel Ppe non è questione all’ordine del giorno»
di Mario Ajello
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Giovedì 31 Ottobre 2019, 10:17
«Salvini nel Ppe non è questione all’ordine del giorno». Con i suoi Silvio Berlusconi parla così e non sembra scaldarsi affatto, anzi parrebbe contrario, a quella marcia di avvicinamento della Lega ai popolari europei di cui si parla ovunque, dentro e fuori dal centrodestra, e anche nella Lega.

Lo schema sarebbe quello di Matteo Salvini come Orban, ossia un sovranista in casa Ppe, un estremista che per motivi di convenienza in chiave futuro governo - se mai al governo tornerà - ha bisogno di avvicinarsi a una famiglia politica che dà presentabilità e garantisce un rapporto con i vertici Ue non di tipo conflittuale come quello che il capo del Carroccio ha sempre avuto. Il problema non è soltanto la quantità di insulti che Salvini ha riversato in questi anni sui popolari tedeschi e sulla classe dirigente europea di estrazione democristiana e non è neppure, forse, la totale avversione che prova per lui Angela Merkel. Il problema è che Berlusconi non pare affatto disposto a garantire per Salvini e ad aiutarlo in questo eventuale cammino verso il Ppe.

Si metterebbe nella casa europea, dove Silvio ha ancora il suo spazio, un ospite ingombrante, lo stesso che lo ha oscurato in Italia.
E oltretutto, con Salvini in casa, non potrebbe Berlusconi svolgere quel ruolo che ha deciso di giocare: fare lui stesso da tramite tra Ppe e “sovranisti responsabili”. Tra i quali inserisce Salvini, ma lasciandolo fuori dalla porta dell’euro-partitone centrista.
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