Salario minimo, Tajani: «In Italia non serve, non siamo in Unione Sovietica: serve un salario ricco»

Il vicepremier e ministro degli Esteri: «Non condivido quello che fa la Bce, famiglie e imprese in ginocchio»

Salario minimo, Tajani: «In Italia non serve, non siamo in Unione Sovietica: serve un salario ricco»
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Martedì 18 Luglio 2023, 12:00 - Ultimo aggiornamento: 12:45

«Non condivido quello che fa la Bce: è vero che è un istituto bancario indipendente, ma aumentare i tassi d'interesse quando l'inflazione è provocata dall'aumento delle materie prime non funziona. La banca non deve mettere in ginocchio imprese e famiglie. Aumentare i tassi spaventa, abbiamo 1.800 miliardi di euro in risparmi bloccati nelle banche. Noi dobbiamo fare il contrario: favorire la crescita». Lo ha affermato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo all'assemblea nazionale della Coldiretti.

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Poi ha aggiunto: «In Italia non serve il salario minimo.

Serve un salario ricco, perché non siamo nell'Unione Sovietica in cui tutti avevano lo stesso stipendio».

BOCCIA

«In Parlamento ci batteremo per difendere la proposta di salario minimo avanzata dalle opposizioni. Non è accettabile che la maggioranza presenti un emendamento che la vuole cancellare. La maggioranza degli italiani è d'accordo con una proposta che riconosce dignità al lavoro. Nel Mezzogiorno un lavoratore su quattro è sotto la soglia dei 9 euro e questo non è accettabile. Se la maggioranza insisterà nel suo folle disegno vuol dire che ha deciso di ignorare 3 milioni e mezzo di lavoratori sottopagati e sfruttati». Cosi il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia.

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