Più soldi ai manager al lavoro per la costruzione del Ponte sullo Stretto. Governo pronto ad approvare, domani, il decreto “Asset e investimenti”, il provvedimento omnibus che contiene, tra l’altro, disposizioni sulle licenze taxi e il caro voli. Ma tra le norme in arrivo, nelle ultime ore, sta suscitando attenzione, ed alcune polemiche da parte dell’opposizione, la scelta dell’esecutivo, indicata nella bozza del decreto, di introdurre una deroga al tetto di 240 mila euro, fissato nel 2016, per amministratori, dirigenti e componenti degli organi di controllo delle società amministrate dallo Stato.
LA DECISIONE
In realtà fonti della società hanno fatto sapere che l’eccezione riguarderebbe solo i dipendenti.
LE REAZIONI
Lo stop al tetto sulle retribuzioni dei manager, come detto, ha provocato la reazione polemica delle opposizioni. E dei 5 Stelle in particolare. «Lo scenario - ha protestato il movimento guidato da Giuseppe Conte - è il seguente: reddito di cittadinanza no, aiuti contro il caro-vita no, sostegni contro il caro-mutui nemmeno, interventi per attenuare il costo della benzina neanche a parlarne. Questa scelta è uno scempio messo in piedi sulla pelle dei cittadini e con i loro soldi». Molto critica poi la segretaria del Pd Elly Schlein: «Indecenti. Dicono che i salari non si fanno per legge. Eppure fanno leggi per togliere il tetto massimo ai salari sopra i 240mila euro mentre affossano il tetto minimo che chiediamo per non scendere sotto i 9 euro all’ora». Anche da Azione si torna sulla questione del salario minimo per far notare che, al contrario, «sono bastati pochi minuti per rompere il tetto dello stipendio dei manager pubblici». Dall’area della maggioranza si è alzata forte la voce della Lega che ha invitato Angelo Bonelli dell’Alleanza Verdi (che ha definito la vicenda una «vergogna») a chiarire piuttosto «la scandalosa faccenda delle retribuzioni mancate dalla Coop di Soumahoro». «Voteremo contro l’aumento dei compensi dei manager» ha fatto sapere Italia Viva.
TAXI E VOLI
Tutto confermato, intanto, sui capisaldi del decreto che punta ad aumentare fino al 20% le licenze dei taxi per i Comuni capoluogo di Regione, le città metropolitane e i comuni sede di aeroporto internazionale attraverso un concorso che prevede obbligatoriamente l’uso di veicoli non inquinanti. Comuni potranno rilasciare, in via sperimentale, a titolo gratuito o a titolo oneroso, licenze di taxi aggiuntive temporanee della durata non superiore a 12 mesi, prorogabili sino ad un massimo di 24 mesi a favore di soggetti già titolari di licenze. Quanto al caro voli: stop agli algoritmi che alzano i prezzi per le rotte nazionali di collegamento con le isole se durante un periodo di picco di domanda legata alla stagionalità e se il prezzo di vendita del biglietto o dei servizi accessori è del 200% superiore alla tariffa media del volo.