C’è chi la mette e chi la toglie. Chi non ne può più e chi la usa come la coperta di Linus. Simbolo della pandemia, ma anche della rinascita. Pagata decine di euro solo un anno fa e ora gettata in strada dopo essere stata per lungo tempo in una tasca insieme a chiavi e monetine.
Un ‘levi e metti’ in tutta Europa che fa della mascherina l’emoticon sullo stato di salute del popolo. In Spagna festa grande l’altra sera quando è stata abolita. In Israele facce triste per il suo ritorno.
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Mascherine non abolite al chiuso
Da noi si comincia domani sera.
Colpa della variante Delta e delle poche vaccinazioni che non bloccano il mutare del virus. Ma noi siamo pronti a variare anche la mascherina. Da chirurgica ad Fp2, se non di design. Una sorta di tatuaggio sulla bocca che nasconde parole e stati d’animo. É per questo che l’obbligatorietà decisa da Vincenzo De Luca in Campania anche all’aperto, dove non si riesce a garantire la distanza, è paradossale perché lì un veloce cambiar di faccia dice molto più di una parola.
Nel resto d’Italia niente mascherine all’aperto sempre e a qualunque ora se si è all’aperto. Anzi, il ministro della Salute Roberto Speranza ha assicurato che presto si valuterà se togliere obbligo al chiuso per i vaccinati.
Comunque da lunedì niente “museruola” come in Grecia, Polonia, Germania, Francia, Belgio e Portogallo sapendo però che non è detto sia per sempre.
#DeLuca vuole continuare a imporre le mascherine. Se ha tanta paura della variante Delta, potenzi la capacità di tracciamento qualora ce ne fosse bisogno
— Valerio Nobile (@VNobil) June 26, 2021
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