Il dietrofront del senatore Luigi Vitali, protagonista in sole 24 ore di un'acrobazia politica, è stato uno degli argomenti politici della giornata incentrata sulle consultazioni del presidente Mattarella (oggi al Quirinale sono saliti, fra gli altri, gli ex colleghi di partito Matteo Renzi e Nicola Zingaretti). Ma perché Luigi Vitali, già con un piede nel gruppo dei cosiddetti responsabili, è tornato sui suoi passi? A ricostruire quella che sarebbe stata una "lunga notte" è stata l'agenzia Adnkronos.
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Vitali, il pressing di Salvini
Le telefonate di Berlusconi e poi quelle di Salvini.
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Vitali: chiedo scusa a Conte
«Approfitto della trasmissione per chiedere scusa al presidente Conte, mi hanno insegnato che quando si sbaglia ci si deve assumere le proprie responsabilità. Io ho sbagliato e gli chiedo scusa. Ho fatto una valutazione errata, spinta da tanti fattori non ultimo quello di evitare le elezioni anticipate». Lo ha detto il senatore di Fi, Luigi Vitali, che a «Un giorno da Pecora» su Radio Raiuno ha spiegato perché, ieri sera, dopo aver aderito al gruppo filo governativo degli Europeisti-Maie a palazzo Madama, ha poi deciso di fare marcia indietro, tornando all'opposizione, con Fi.
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