De Luca attacca Fitto sui fondi per la Campania: «Lo denunceremo per atti di omissione, si dimetta»

Per il governatore «dietro il blocco dei fondi per la Campania e per il Sud» c'è «un tentativo di ricatto politico». La replica da FdI: «De Luca è un disco rotto, ripete bugie sperando che diventino verità»

De Luca attacca Fitto: «Lo denunceremo per atti di omissione, si dimetta»
di Gianluca Carini
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Martedì 16 Gennaio 2024, 17:28

Vincenzo De Luca attacca (ancora) il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto. «Procederemo a denunciare il ministro Fitto per atti di omissione rispetto a procedimenti che vengono strumentalmente bloccati con un danno immenso per la comunità campana, per l'economia e per la concretizzazione di interventi di assoluta urgenza come quelli relativi ai Campi flegrei». Così il presidente della Campania nel corso di una conferenza stampa. Lo stesso De Luca ha chiesto un passo indietro di Fitto. «Avanziamo una richiesta di dimissioni di un ministro che consideriamo incompetente e inconcludente e consideriamo un danno permanente per il Sud».

Secondo De Luca «dietro il blocco dei fondi per la Campania e per il Sud» si nasconde «un tentativo di ricatto politico». La denuncia sarà depositata «sia alla Corte dei Conti che alla magistratura penale» dopo il 20 gennaio, «perché i trenta giorni per completare l'iter per il riparto dei fondi sviluppo e coesione partono dal 20 dicembre 2023. Manca una settimana ma la decisione di depositare la denuncia è già stata presa: chiameremo il ministro a rispondere». Non è certo la prima volta che il presidente della Campania se la prende con Fitto per la questione dei fondi destinati alla sua regione. Nel maggio scorso, ad esempio, De Luca aveva commentato col suo stile piuttosto lapidario («il nulla») gli esiti di un incontro con il ministro sul tema dei Fondi Sviluppo e Coesione.

Mentre a novembre aveva invitato a «non ascoltare Fitto sul Pnrr» chiedendo di parlare solo di fronte a documenti scritti.

Lo stesso De Luca è poi ritornato sul terzo mandato: non è certo un mistero la volontà del governatore di correre ancora, così come la ferma opposizione della segretaria dem Elly Schlein. «Noi andremo avanti perché non abbiamo recepito la vecchia legge nazionale (quella che impone il vincolo di due mandati ai governatori, ndr). Da quando la recepiremo scattano i due mandati quindi noi andremo avanti nei secoli dei secoli». Una querelle legale e politica destinata a proseguire nel prossimo biennio e che coinvolge anche altre regioni che non hanno recepito la normativa nazionale, come la Liguria.

La replica

«De Luca senior è un disco rotto che ripete bugie sperando che diventino verità» replica Antonio Iannone, senatore di FdI e commissario regionale del partito di Meloni in Campania, aggiungendo: «Non gli crede più nessuno perché il suo problema non è di risorse ma di capacità con un fallimento certificato in sanità, trasposti pubblici, sviluppo economico, promozione del territorio e mancanza di investimenti in cultura».

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