«Ho sempre avuto il sole in tasca. Ma ormai ho il sole negli occhi e nel cuore, e il mio sole si chiama Marta». La dichiarazione d’amore di Berlusconi al royal wedding di oggi a Villa Gernetto, un matrimonio senza matrimonio, nozze non ufficiali ma sostanziali («Non siamo sempre stati contro la burocratizzazione delle cose noi liberali?», scherza Silvio ma la Fascina un matrimonio vero lo avrebbe voluto avere e ancora lo vorrà), comprenderà anche queste parole. In aggiunta allo scambio delle fedi e alla vicendevole promessa di non tradirsi mai e poi mai.
Alcuni degli invitati entrando a Villa Gernetto ripeteranno sottovoce, magari a se stessi, ciò che alla vigilia hanno confidato a persone fidate: «Ci tocca partecipare a questa sceneggiata, ma per il Presidente questo e altro. È così buono lui...».
Il nome della maison che ha confezionato questa meraviglia sarebbe quello di Alessandria Rich, la stessa che sforna gli abitini di Kate Middleton e che ha fatto anche l’abito di nozze di Federica Fumagalli, la moglie di Luigi Berlusconi. Il quale marca visita così come Pier Silvio terrorizzato dal Covid. Anche se «sono ammessi soltanto i tre volte vaccinati», assicurano gli organizzatori dell’evento, e Licia Ronzulli ne guida il team sia per amore verso il Presidente sia per l’affetto che prova per Marta la quale, delusa per un mancato matrimonio vero, a questa cerimonia ci tiene tantissimo. Al netto del fatto che Silvio abbia firmato, o meno, un testamento segreto come ulteriore suggello di tutto l’amore che sinceramente li unisce.
I «rosiconi» di Forza Italia - così sono stati soprannominati gli azzurri esclusi - insistono nel dire che una festa così mentre infuria la guerra «è un assurdo». Ma, appunto, trattasi dell’invidia dei non invitati. Gli auto-esclusi, oltre a Pier Silvio e a Luigi, sono Barbara ed Eleonora: ossia manca l’intero terzetto generato da Veronica Lario, ma nessuna polemica ci tengono a dire a corte: «Ognuno ha i suoi impegni e il Presidente rispetta gli impegni pregressi di tutti quanti». Fino all’ultimo istante, che è oggi alle 12, papà Silvio continuerà il pressing sui figlioli - Marina è presentissima - per averli intorno all’altare-non altare. Il costo della festa? Il Cav non ha badato a spese. Cucina mobile per il catering, a firma del rinomato chef stellato Vittorio aiutato da Michele Persichini storico cuoco berlusconiano. Pochi politici (da Tajani ai capigruppo Bernini e Barelli). Ovviamente gli amici di una vita (Letta, Confalonieri, Dell’Utri, Galliani). Silvio e Marta si leggeranno le reciproche promesse d’amore, si scambieranno gli anelli griffati Damiani. E si dice che la Fascina esibirà all’improvviso un calco che ha fatto realizzare in cui ci sono le sue mani intrecciate a quelle di Berlusconi, simbolo dell’amore che non si spezza. Ed evviva gli sposi!, si direbbe normalmente. Ma con Silvio la normalità è l’unico sogno irrealizzabile.
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