La Settimana Enigmistica ha il suo Cavaliere del Lavoro. Dal 1932 è il periodico che ha fatto la storia d'Italia

Francesco Maria Giorgino Baggi Sisini, presidente di Bresi Srl, azienda di famiglia che edita la rivista, è stato nominato Cavaliere del Lavoro dal capo dello Stato Sergio Mattarella

Alcune antiche copie della "Settimana Enigmistica"
di Leonardo Jattarelli
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Lunedì 30 Maggio 2022, 18:10

Tra i venticinque Cavalieri del Lavoro nominati oggi dal capo dello Stato Sergio Mattarella, c’è il signor Francesco Maria Giorgino Baggi Sisini, classe 1949, presidente di Bresi Srl, azienda di famiglia che edita una delle riviste che hanno fatto e continuano a fare la storia del nostro Paese e a rendere orgogliosi gli appassionati per la sua “diabolica” intelligenza, sapienza e gioco: “La Settimana Enigmistica”.

Baggi Sisini  a 19 anni entra nelle imprese famigliari come apprendista nello stabilimento stampa Serigraf, quindi nella Cartiera Ponte Strona e successivamente nella tipografia e nella redazione de “La Settimana Enigmistica”, di cui diventa direttore responsabile dal 1987. Negli anni sviluppa la produzione editoriale lanciando nuove riviste quali il “Mese Enigmistico”, edizione antologica della Settimana in forma mensile, il periodico “La Settimana Corta” e recentemente il libro “Bar vacanze”. 
Ma attraverso la sola “Settimana Enigmista”, l’editore copre il 70% del mercato italiano della stampa del settore. La società opera con una sede e una redazione a Milano ed occupa 28 dipendenti. 

Il periodico che fa appassionare da decenni gli italiani e non solo con la ricerca di una soluzione alle tante enigmatiche domande poste dai suoi illustri redattori e professori, è edito ininterrottamente in Italia dal 1932: può essere acquistato all’estero e ha superato i 4700 numeri.

Pubblicato ogni giovedì, (fino al 2 gennaio 2014 usciva ogni sabato), dall’estate del 2014 appunto si è rinnovato e allineato alla nuova tecnologia digitale tanto che è anche scaricabile in formato digitale su tablet iOS, Android e Kindle.

L’attuale sede della direzione e della redazione si trova a Milano presso il palazzo Vittoria in piazza Cinque Giornate 10, mentre la sede storica, così come leggibile sul numero 1, era ubicata in via Enrico Noë 43.
La rivista venne fondata da un ingegnere sardo di nobili origini, il grande ufficiale, dottor, ingegner Giorgio Sisini, conte di Sant’Andrea. Dopo la sua morte la direzione venne assunta da Raoul de Giusti e successivamente da Francesco Baggi Sisini. La rivista nacque a Milano, in un piccolo appartamento preso in affitto da Giorgio Sisini e dalla futura moglie, l’austriaca Idell Breitenfeld, per necessità economica. Il primo numero, ancora con la testata in nero, fu pubblicato in 16 pagine il 23 gennaio 1932 al costo di 50 centesimi di lira; sulla copertina era disegnata l’immagine dell’attrice messicana Lupe Vélez tratta dalla rivista austriaca Das Rätsel, ottenuta sagomando le caselle nere del cruciverba. 

Ha avuto due sole interruzioni alla sua uscita a cadenza settimanale: i numeri 607 del 1943 e 694 del 1945 uscirono dopo circa due mesi a causa degli eventi bellici, e in entrambe le occasioni la rivista si scusò coi lettori. Da allora ha vantato fra i suoi collaboratori i più famosi enigmisti, tra cui lo stesso fondatore, che creò enigmi per i lettori sino agli ultimi giorni di vita, oltre a Piero Bartezzaghi e Giancarlo Brighenti. Può essere considerato, probabilmente, il capostipite dei giornali di enigmistica italiana, almeno per quanto riguarda la diffusione di quest’arte presso il grande pubblico. Tant’è vero che una delle didascalie in cima alla prima pagina di copertina, sopra il titolo, recita che la Settimana Enigmistica è «la rivista che vanta innumerevoli tentativi di imitazione!» (in passato invece che la parola innumerevoli si era arrivati a numerare la cifra delle imitazioni fino a quota 205, poi evidentemente sorpassata). Per certi versi questo periodico rappresenta una vera e propria “icona” storica dell’enigmistica italiana; Numerosi altri periodici sono infatti sorti sulla scia della sua popolarità. Una caratteristica che tuttavia rende unica la Settimana Enigmistica è quella di non accettare pubblicità al suo interno e di usarla solo in estate per la propria diffusione. Il 22 novembre 2008 ha toccato il traguardo dei 4000 numeri pubblicati; per festeggiarlo, i cinque numeri precedenti hanno ospitato un concorso dedicato all’Italia, inoltre tale numero ha avuto una foliazione di 56 pagine. Il 21 giugno 2018 invece, il trafiletto in basso ricorda che «questo è il 4500º numero della nostra rivista!» e il 20 gennaio 2022, per ricordare il 90º anniversario, come nel 2008 sono state aggiunte otto pagine, dove sono proposti alcuni giochi storici tratti dagli anni passati, tra cui lo schema della copertina del primo numero.

La rivista ha anche registrato il celebre marchio “Parole crociate”. La veste tipografica della rivista, di 48 pagine, il cui ultimo leggero restyling è datato 1995, è ormai consolidata da parecchi anni: molti giochi e rubriche mantengono la medesima pagina di collocazione da decenni, la testata può assumere uno fra i tre colori blu, verde e rosso (quest’ultimo nei numeri multipli di tre); i colori si alternano nell’ordine indicato. In copertina compare sempre uno schema di parole crociate con la foto in scala di grigi di un personaggio del mondo dello spettacolo, dello sport, della musica, del teatro o del cinema; in due occasioni si è avuto un ritratto a colori, entrambe per artisti rinascimentali: nel numero 4554 venne infatti pubblicato l’autoritratto di Leonardo da Vinci, nel numero 4622 quello di Raffaello Sanzio. Per convenzione, sui numeri pari della rivista il personaggio è di sesso maschile, sui numeri dispari invece è di sesso femminile; una eccezione ci fu nell’aprile 2002 quando comparvero, in ordine, i comici del trio Aldo, Giovanni e Giacomo.

Nel numero 1 apparve Lupe Vélez, nel 1000 Tyrone Power, nel 2000 Michel Piccoli, nel 3000 Michael Douglas, nel 4000 George Clooney. Pochi sanno che la stessa foto è collocata in un angolo del cruciverba e col progredire delle uscite settimanali ruota in senso orario (alto a sinistra, alto a destra, basso a destra, basso a sinistra) ritornando nella stessa posizione dopo 4 numeri. In basso c’è una striscia che può contenere le frasi citate a inizio pagina, o rimandare ad alcuni giochi e concorsi. Dal 1995 l’ennesima rivoluzione: viene introdotto il colore, inizialmente solo in alcuni giochi e quiz in forma saltuaria, poi più stabilmente dagli anni 2010. Dal numero 4519 i principali font tipografici della rivista sono stati cambiati: sono il Frutiger e il Times New Roman. Dal numero 4604, dopo 25 anni si rinnova leggermente la testata: è aumentata di dimensione, la data è scritta in formato numerico e non più per esteso, le informazioni per gli abbonamenti sono spostate a pagina 2 ed è aggiunta la ® alla scritta “Parole crociate” in prima pagina, a sottolineare il carattere di marchio registrato. Dal numero 4645 del 1º aprile 2021 i giochi particolarmente difficili sono contrassegnati da un quadrato rosso.

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