Mita Medici: «Franco Califano lo lasciai dopo l'ennesima bugia. Adriano Panatta? Mi tradì con Loredana Berté che gli avevo presentato io»

L'attrice: "Ho avuto storie bellissime, ho ricevuto più di una proposta di matrimonio, ma mi faceva paura l’idea"

Mita Medici: «Franco Califano lo lasciai dopo l'ennesima bugia. Adriano Panatta? Mi tradì con Loredana Berté che gli avevo presentato io»
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 6 Settembre 2023, 11:57 - Ultimo aggiornamento: 8 Settembre, 09:57

Da Patrizia Vistarini a Mita Medici. È così che ancora oggi si presenta. Ma «non fu una mia scelta e, i primi tempi che mi chiamavano col nome d’arte, non mi giravo nemmeno, non capivo che stavano chiamando me». Esigenze di lavoro. «Avevo 16 anni quando venni scritturata per il mio primo film, Estate, accanto a Enrico Maria Salerno e fu il grande Piero Gherardi, che firmava le scenografie, a suggerirmi il cambio nome. Ero stata scelta per aver vinto, l’anno prima, il concorso Miss Teenager Italiana al Piper Club...». Una ribella per bene. Una ragazzina vivace, bella, anzi bellissima. Da giovanissima conobbe, senza nemmeno saperlo, Jim Morrison il frontman dei Doors, racconta al Corriere della Sera.

Rebecca Staffelli, chi è la nuova inviata del Grande Fratello (figlia d'arte): cosa farà accanto ad Alfonso Signorini

«Certamente ero una contestatrice...

ho vissuto la giovinezza negli anni della grande contestazione e dell’emancipazione. Eppure non ne avevo bisogno, avevo una famiglia tutt’altro che convenzionale». Mamma Anna Maria Perini, Miss Roma, e papà l’attore Franco Silva, al secolo Francesco Vistarini «erano talmente anti convenzionali, che si sono separati quando le separazioni erano rare, non c’era il divorzio: una famiglia che mi ha insegnato la libertà».

Ha manifestato a favore dell'aborto e ha cominciato presto a prendere la pillola «perché volevo gestire la mia vita, scegliere di diventare madre oppure no. Nel mio piccolo, credo di essere stata un esempio per quelle più giovani di me».

L'amore con Franco Califano

Un modo di essere che fece impazzire anche Franco Califano. «Fu Gianni Minà a presentarci. Non sapevo chi fosse il Califfo: io 19 anni, lui 12 più di me, tra noi fu un colpo di fulmine. Andammo a vivere insieme, in una palazzina a Roma dove abitavano Renzo Arbore, Shel Shapiro, Bracardi... un’allegra combriccola che condivideva la passione per la musica. Poi accadde che per una sua stupida bugia ci lasciammo. Mi disse che doveva partire per lavoro e invece una sera lo trovo nel ristorante che, oltretutto, frequentavamo insieme, con una ragazza. Un vero cretino: lui resta di sasso, io gli auguro buon appetito e sparisco».

Ma il Califfo a Mita non ci voleva proprio rinunciare e allora «andò persino da mia madre, scongiurandola di aiutarlo a convincermi, ma aveva tradito la mia fiducia».

Il tradimento di Panatta

Poi la storia con Adriano Panatta. «Un altro amore finito per il suo tradimento: stavolta con Loredana Berté che gli avevo presentato io...». Ci fu il tempo anche per vivere una storia con Sergio Rubini? «Nacque una relazione mentre facevamo uno spettacolo di Andrea Camilleri: una sera, dietro le quinte, mi mise il suo palmo della mano in testa. Lo guardai, pensando: che tipo strano! Abbiamo convissuto, poi mi lasciò per tornare da Tina, una ragazza norvegese con cui aveva avuto una storia».

Delusa? No. «Ho avuto storie bellissime, ho ricevuto più di una proposta di matrimonio, ma mi faceva paura l’idea e sono una single incallita. La mia vita è un viaggio».

© RIPRODUZIONE RISERVATA