Un matrimonio (che dura da 45 anni) che sembrava fino a oggi a prova di bomba è arrivato anche quello al capolinea: Meryl Streep e il marito Don Gummer conducono vite separate da addirittura sei anni. Lo scoop è di Page Six, la rubrica di gossip del New York Post. L'attrice tre volte premio Oscar (per Kramer contro Kramer, La Scelta di Sophie e The Iron lady) e lo scultore stavano insieme dal 1978, l'anno della prima di 21 candidature agli Academy Awards per il film Il Cacciatore. Entrambi ormai hanno i capelli grigi: Meryl ha 74 anni, Don 76. «Sono separati da oltre sei anni e, mentre si prenderanno sempre cura l'uno dell'altra, hanno scelto vite separate».
Meryl Streep e la separazione con Don Gummer
La notizia è arrivata come uno shock per i fan che avevano visto ancora ieri la diva ai premi Princesa de Asturias con la fede al dito.
La storia
Era stato il fratello Harry che aveva fatto conoscere Gummer, da poco divorziato dalla prima moglie, alla sorella in lutto: Meryl e Don si erano sposati pochi mesi dopo e, a dispetto della incredibile fama di lei a Hollywood, erano riusciti a condurre una vita familiare pressoché normale, al lontano dai pettegolezzi, dividendosi tra una fattoria a Salisbury in Connecticut e un loft a Tribeca, venduto nel gennaio 2020 per 15,8 milioni di dollari. Meryl aveva di lì a poco comprato una casa da 4 milioni a Pasadena in California, ma questa mossa immobiliare non aveva insospettito i segugi della cronaca rosa. Né l'uno né l'altra si erano mai aperti troppo sulla loro vita comune, ma nel 2002 Meryl, in un'intervista a Vogue, aveva indicato tre ingredienti nella ricetta che aveva tenuto insieme la coppia per tanti anni: «Buona volontà, la disponibilità a fare concessioni e chiudere la bocca una volta tanto». Meryl, che quest'anno è apparsa nella terza stagione della popolare serie Only Murders in the Building, aveva ammesso che la famiglia «è un negoziato continuo. Ma io ho un bisogno olistico di lavorare e allo stesso tempo di avere questi enormi legami d'amore nella vita. Non riesco a immaginare come fare a meno di una cosa per l'altra».