Massimo Giletti: «C'è una donna nella mia vita. Diventare padre? Mai dire mai»

«Mi sono rifugiato nella mia isola vicino alla Sardegna in una straordinaria solitudine - dice a Gente - Ho dovuto recuperare energie, mi serviva un posto per curare le ferite dell’anima e quello è il “mio luogo”»

Massimo Giletti: «C'è una donna nella mia vita. Diventare padre? Mai dire mai»
di Luca Uccello
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Martedì 9 Gennaio 2024, 15:04

Per Massimo Giletti le porte della Rai si riaprono. Per cinque mesi, per un progetto, poi chissà. Intanto il 2023 è stato un anno «di tempeste emotive che pensavo di non rivivere, nel senso che quella che avevo subito anni prima in Rai, quando fui costretto ad andarmene, credevo fosse un unicum nella mia vita. Allora scelsi di andarmene per non abdicare alla mia dignità e intrapresi una strada nuova. Poi mi sono ritrovato di fronte a qualcosa di peggiore, perché quello che ho vissuto è stato il tradimento di una persona che consideravo un vero fratello: non voglio parlare della questione giudiziaria, entro nel merito di quella umana».

Al settimanale Gente il conduttore parla della decisione di Urbano Cairo di chiudere la sua Arena, o meglio: non è l'Arena: «Non mi sarei mai aspettato che la persona che mi abbracciò quando morì mio padre e che mi trovai all’improvviso alle spalle nella giornata in cui lo seppellivo, potesse, senza dirmi nulla, senza neppure guardarmi negli occhi, senza darmi una parvenza di motivazione, chiudere non solo un programma, ma chiudere un rapporto umano».

Non si dà pace Massimo. «Era la mia famiglia.

Ciò che non si riesce a capire è che quelle persone per me non erano solo collaboratori, era gente cresciuta con me, che aveva già vissuto la tempesta del 2015 e che aveva lasciato la Rai per seguirmi: nuotavano controvento con me da sempre, facendo una televisione che conosceva solo la bolina…».

Massimo Giletti, cosa fa ora

Massimo Giletti è di fatto sparito dalla televisione: «Mi sono rifugiato nella mia isola vicino alla Sardegna in una straordinaria solitudine. Ho dovuto recuperare energie, mi serviva un posto per curare le ferite dell’anima e quello è il “mio luogo”». È stato abbandonato da tutti, tanti colleghi. Non da Francesca Fagnani, «l’unica collega che ebbe il coraggio di scrivere sulla Stampa un pezzo decisamente “scomodo”». E in televisione nemmeno da Santoro: «Solo lui disse da Lilli Gruber con grande forza che loro parlavano di libertà di stampa in Russia, ma chiudevano Giletti… Gruber rispose: “Ci sono altre motivazioni” e Santoro chiosò: “Ma quali altri motivazioni?”. Ecco, io quelle vere le sto ancora aspettando».

A proteggerlo c'è sempre la sua famiglia. Al suo fianco invece c'è una misteriosa donna: «C’è qualcuno e me lo tengo stretto, ma non ho mai raccontato la mia vita privata. Non ne parlo volentieri, posso dire che c’è una presenza importante a cui tengo molto». Ora non scapperebbe più Massimo Giletti come ha fatto in passato: «Magari oggi ho maturato, forse anche per ciò che ho vissuto, l’idea di non scappare più, perché poi vista l’età viene anche un po’ meno l’energia per scappare».

Insomma: «Ho sempre vissuto le emozioni, grandi innamoramenti, ora voglio vivere l’amore. Mi sento finalmente pronto».

Giletti: «Diventare padre? Mai dire mai»

A 62 anni è tardi per diventare padre? «Sorrido perché penso che l’unico vantaggio che abbiamo rispetto alle donne è quello di poter procreare anche in tarda età. Mai dire mai, nella vita quindi. Anche persone come me andando avanti sentono nella propria mente emozioni diverse. Una volta ero chiuso a questa cosa, ora no: anche all’idea del matrimonio ora sono aperto».

Massimo Giletti poteva essere figlio di Pablo Picasso. Lo racconta nel dettaglio: «Mia madre era una bellissima donna e un giorno andò a pranzo a Cannes, Pablo Picasso la vide e ne rimase colpito. Le fece avere un bigliettino del ristorante dove aveva disegnato una barca a vela e il seno di una donna: le propose così di passare tre giorni in mare con lui. Lei rifiutò o così ha sempre detto. Che sciocca, pensi che se le fece uno schizzetto così (lo mostra con fierezza, ndr) dopo pochi minuti che l’aveva vista, chissà cosa potevo avere ora, se ci fosse andata! Era il 30 aprile del 1961. Io sono nato a marzo dell’anno successivo…».

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