«L’India ha avvicinato la Luna all’uomo» dice subito Paolo D’Angelo, storico dello spazio (paolodangelo.it).
Una missione senza equipaggio, ma tutta dedicata ai prossimi esploratori?
«Sì, dopo due fallimenti con sonde dirette a destinazioni classiche, l’India ha puntato sulla novità del Polo Sud riuscendo a portare fra i crateri un lander e un rover che ora cercheranno probabili giacimenti di ghiaccio, ovvero acqua, ovvero ossigeno e idrogeno, ovvero elementi vitali per gli astronauti e carburante per i razzi».
Perché allunare, e in particolare al Polo Sud, è più difficile che “ammartare”?
«Perché la Luna non ha atmosfera e quindi si può frenare la discesa solo con i motori e non anche con i paracadute utilizzabili per Marte.
Chandrayaan-3 Mission:
The mission is on schedule.
Systems are undergoing regular checks.
Smooth sailing is continuing.
The Mission Operations Complex (MOX) is buzzed with energy & excitement!
The live telecast of the landing operations at MOX/ISTRAC begins at 17:20 Hrs. IST… pic.twitter.com/Ucfg9HAvrY— ISRO (@isro) August 22, 2023

Un successo che rafforza la nuova corsa alla Luna?
«Moltissimo. In giugno una potenza assoluta come l’India ha aderito al programma Artemis per riportare l’uomo sulla Luna lanciato dalla Nasa e a cui partecipano già 27 nazioni compresi i paesi europei dell’Esa e quindi anche l’Italia. Invece la Russia, già prima della guerra, ne è restata fuori rimanendo sempre più isolata perché anche i rapporti “spaziali” con Cina e India, dopo quelli con l’Europa, si sono raffreddati. Non c’era una gara fra India e Russia in questi giorni, ma andare nello spazio richiede e richiederà sempre più cooperazioni internazionali».
All'Agenzia spaziale indiana sono arrivati i complimenti anche di Teodoro Valente, neo presidente dell'Agenzia spaziale italiana: «Congratulazioni all'Ispro e a tutta la comunità scientifica indiana per questo determinante successo. Anche l'India, come l'Italia e le altre nazioni europee dell'Esa, fa parte del programma Artemis della Nasa per ritornare sulla Luna e colonizzarla e il risultato ottenuto dalla sonda di Nuova Delhi conferma l'importanza della cooperazione internazionale. Si conferma che i programmi tecnologici e di sviluppo scientifico per l'esplorazione della Luna sono di assoluta attualità e nell'ambito dei quali l'Italia, insieme agli americani e gli altri firmatari degli accordi Artemis, svolge e svolgerà un ruolo di primo piano».
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