La chiesa di Sant'Alessandro risale ai primi del 1400. Tra gli anni '80 e '90 del secolo scorso, il Comune ha provveduto a restaurare la chiesa e a sostituire il convento in rovina con un nuovo edificio rivolto a un turismo giovanile con interessi naturalistici. Il fabbricato disponeva di circa 20 posti letto. Con il Giubileo, si decise di potenziarlo, costruendo ex novo due grandi ambienti sotto il livello del terreno, comprensivi di servizi di ristorazione e spazi comuni, tra i quali una biblioteca. Furono spesi quasi 6 miliardi delle vecchie lire finanziati da Europa, Regione e Provincia. «E' un problema che abbiamo ereditato - aggiunge Oliveti - la difficoltà è che si tratta di una struttura costosa per le casse comunali ed è difficilmente collocabile sul mercato ordinario. Oggi l'abbiamo concessa in comodato d'uso non gratuito all'Associazione nazionale contro la corruzione che la usa parzialmente ma almeno fa la manutenzione ordinaria in attesa di un nuovo riuso che prevediamo possibile solo con il coinvolgimento di enti pubblici e privati che riuniti in un consorzio possano farsi carico del complesso».
Sergio Silva
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