Braciere acceso per scaldarsi Famiglia intossicata a Fano

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Lunedì 15 Febbraio 2016, 04:38
LA PAURA
Tre intossicati per evitare il freddo della notte. E' successo sabato sera in un'abitazione di Ponte Sasso, a sud di Fano, dove tre familiari - marito e moglie di 52 e 34 anni, più il fratello di lei, di 47 anni - hanno rischiato di morire avvelenati dal monossido di carbonio dopo aver deciso di accendere un braciere. Hanno così messo della carbonella in una pentola per potersi riscaldare. Volevano risparmiare sul riscaldamento e pertanto hanno tentato un metodo artigianale poco ortodosso. L'abitazione non è provvista né di un camino né di una canna fumaria che potesse eliminare il fumo. E per quanto il braciere fosse piccolo l'aria ha iniziato a consumarsi e la casa riempirsi di monossido di carbonio. Finchè il fratello della donna tre ha iniziato a sentire che gli mancava l'aria, aveva mal di testa e ha dato l'allarme al 118. Sul posto, nella prima mattinata di ieri, sono intervenuti subito i sanitari che hanno riscontrato un' intossicazione da monossido di carbonio per tutti e tre. Li hanno portati all'ospedale Santa Croce di Fano dove sono stati ricoverati e trasferiti per le cure del caso alla camera iperbarica per ripristinare i livelli di ossigeno. I tre non sono in pericolo di vita e si sono ripresi durante la giornata. In casa sono intervenuti anche i vigili del fuoco e i carabinieri della compagnia di Fano che hanno effettuato i rilievi del caso .