Benelli moto offre incentivi per licenziarsi

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Mercoledì 29 Ottobre 2014, 06:04
LA VERTENZA
La lettera che nessun lavoratore vorrebbe mai leggere. Quella che arriverà ai dipendenti della Benelli Qj. La direzione aziendale cinese ha incontrato ieri i sindacati Fim Cisl e Fiom Cgil, per discutere della vertenza che si è aperta con la comunicazione della ditta di voler procedere ad una riorganizzazione del sito produttivo di Pesaro. Senza escludere esuberi tanto che Leonardo Bartolucci della Fim sottolinea che «l'azienda ci ha confermato, anzi amplificato, le nostre preoccupazioni sul futuro industriale della Benelli QJ, visto che al posto di assicurarci investimenti ci ha proposto la disponibilità ad incentivare con una buona uscita i licenziamenti dei dipendenti che finiscono per essere in esubero». Questo il contenuto della lettera, ovvero la disponibilità a uscire con un incentivo. «Nonostante le nostre continue esortazioni alla trasparenza, l'azienda rimane evasiva non solo sulla natura delle sue proposte, ma, cosa per noi ancor più grave, si sottrae alle nostre ripetute sollecitazioni di presentare un piano industriale per permetterci di conoscere le sue reali intenzioni sulle prospettive del sito pesarese» afferma Emanuele Chiarotti della Fim Cisl Marche. «Come Fim Cisl - continua il segretario generale Leonardo Bartolucci - chiediamo di poter avere con urgenza l'incontro già richiesto al Comune di Pesaro, perché vogliamo che questi si faccia portavoce con la proprietà cinese del perché si è determinata questa situazione, e dell'esigenza di tornare ad investire con progetti di sviluppo sul sito produttivo marchigiano». Il sindacato conclude che «nel rispetto della volontà dei lavoratori e con la loro partecipazione continueremo a manifestare la nostra contrarietà al tentativo di desertificare un altro importante marchio del nostro territorio che ha fatto la nostra storia industriale e ha fatto conoscere Pesaro nel mondo».
Luigi Benelli