Vaccini, lo stop alle adesioni ha messo in crisi gli iscritti agli ordini professionali

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Venerdì 26 Febbraio 2021, 05:02
IL PIANO
Procedono in ordine sparso, anche in provincia di Latina, le vaccinazioni anti Covid con Astrazeneca per gli operatori sanitari presso strutture private e i liberi professionisti. Ma da una decina di giorni la Regione Lazio ha sospeso il sistema di raccolta delle adesioni provenienti dagli Ordini professionali. La questione coinvolge un esercito di professionisti. Infermieri, ostetriche, dentisti, psicologi, tecnici di radiologia, fisioterapisti e tanti altri operatori che lavorano nel settore privato, o che svolgo la propria professione privatamente, sono entrati nella rete delle vaccinazioni in seconda battuta rispetto ai colleghi della sanità pubblica o convenzionata. Fino a ieri su 2.626 richieste di vaccinazione da parte di questa categoria ne restavano da soddisfare 600/700.
I TECNICI
I nostri iscritti sono circa duemila, mille lavorano presso strutture sanitarie pubbliche o convenzionate, come ad esempio l'Icot, motivo per cui hanno ricevuto il vaccino in via prioritaria», afferma Vincenzo Bonetti, presidente dell'Ordine dei Tecnici sanitari di radiologia medica, delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (Tsrm) della provincia di Latina. «Per gli altri mille, invece, il nostro Ordine continua Bonetti - ha raccolto le adesioni alla campagna vaccinale e le ha trasmesse alla Regione Lazio per la programmazione delle somministrazioni. Purtroppo non tutti sono riusciti a sottoporsi al vaccino, sono rimaste in giacenza alcune candidature, che tra l'altro riguardano i più giovani tra i nostri iscritti».
PSICOLOGI
Gli psicologi pontini sono iscritti all'Ordine degli psicologi del Lazio, presieduto da Federico Conte. «L'Ordine ricorda si legge in una comunicazione di due giorni fa - che non dispone al momento di ulteriori informazioni pratiche inerenti all'attuazione del piano vaccinale, come ad esempio sulle tempistiche relative alle convocazioni e all'esecuzione delle vaccinazioni o sulla riprogrammazione degli appuntamenti ed è inoltre in attesa di sapere se e quando chi non ha potuto manifestare per tempo la propria disponibilità potrà nuovamente farlo». Su 1.100 psicologi della provincia di Latina 547 hanno fatto richiesta per essere sottoposti al vaccino in via prioritaria. Ma sull'andamento della campagna vaccinale al momento l'Ordine non ha informazioni.
OSTETRICHE
L'Ordine della professione di ostetrica di Latina contra 124 iscritti, anzi iscritte. Al momento sono tutte donne, ma il 125esimo sarà un uomo che si è da poco trasferito a Latina, commenta la vice presidente Francesca Bracchi, prima di rispondere al quesito sulle vaccinazioni anti-Covid. «Su 124 professioniste, soltanto 18 sono di libera professione ma hanno aderito alla campagna vaccinale della Regione Lazio in dieci. Ne mancano otto, ma non sono no-vax. Si tratta di ostetriche iscritte al nostro Ordine ma che lavorano in altre regioni e che avranno sicuramente aderito ad altre reti vaccinali».
I NUMERI
Alla Asl di Latina risultano in totale 2.626 gli operatori sanitari che si sono prenotati attraverso gli Ordini professionali. «Tra Medici chirurghi e odontoiatri sono 740 fornisce qualche dato il dottor Loreto Bevilacqua, responsabile della campagna vaccinale della Asl di Latina -; tra i più numerosi ci sono anche gli psicologi, 547, 147 gli infermieri, i biologi sono 128, 114 i veterinari. Su 2.626 prenotati per la vaccinazione, ad oggi hanno ricevuto almeno la prima dose circa duemila.
Intanto superate ieri le 25mila le dosi di vaccini anti-Covid somministrate in provincia di Latina: 6.800 circa sono andate agli ultra 80enni; tra le fasce di età che maggiormente hanno beneficiato di questa prima fase vaccinale, con circa 4.600 dosi, quella compresa tra i 50 e i 59 anni.
Rita Cammarone
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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