Porto, il traffico merci cresce del 15% rispetto al 2020 nonostante pandemia e problemi infrastrutturali

Porto, il traffico merci cresce del 15% rispetto al 2020 nonostante pandemia e problemi infrastrutturali
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Lunedì 24 Gennaio 2022, 05:05
GAETA
Nonostante la pandemia, il porto di Gaeta è cresciuto, nel traffico delle merci, del 15% rispetto al 2020, ma c'è ancora tanto da fare sul piano infrastrutturale e viario per consegnare e ricevere in tempi celeri e puntuali le merci sui territori delle province di Latina e Frosinone. Lo ha rimarcato il presidente dell'Autorità di Sistema del Mar Tirreno centro-settentrionale, Pino Musolino, nella conferenza stampa comvocata per illustrare i dati riguardanti l'attività svolta durante il 2021 nei tre porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta ricadenti sotto la giurisdizione dell'Authority. C'è stata una lieve inversione di tendenza - ha reso noto il presidente - Ci potrebbero essere nel 2022 dei riflessi negativi o sul bilancio dell'ente che non ha conosciuto contraccolpi solo grazie all'arrivo dei ristori deliberati dal governo nazionale per far fronte alle perdite provocate dall'emergenza sanitaria. Nel 2021 sul fronte delle merci il porto di Gaeta ha segnato un più 19% rispetto al 2020 ed un più 15% in rapporto a due anni fa. Musolino ha puntualizzato che lo scorso anno l'incremento del traffico complessivo nello scalo gaetano è stato pari a quasi 1,8 milioni di tonnellate così articolate: oltre 1,1 milioni di tonnellate di merci liquide, +9%, e circa 630 mila tonnellate di merci solide. In particolare, il traffico di merci solide ha registrato un'impennata del 45% rispetto al 2020 e di oltre il 47% rispetto al 2019, pari a circa 200 mila tonnellate in più movimentate rispetto agli anni precedenti. Tra le rinfuse solide risultano in crescita tutte le principali tipologie merceologiche, mentre fanno registrare una flessione i traffici minori di fertilizzanti e prodotti chimici. Il traffico di carbone, pari a oltre 155 mila tonnellate, è cresciuto nel 2021 del 51% rispetto al 2020 ed è raddoppia rispetto al 2019. La categoria minerali grezzi, cementi e calci ha subìto un'impennata di oltre il 56% rispetto al 2020 e di oltre l'87% rispetto al 2019, i prodotti metallurgici e minerali, pari a 72 mila tonnellate complessive, del 5%, mentre la categoria altre rinfuse solide, pari a circa 50 mila tonnellate, è cresciuta del 68%. In sensibile aumento anche le altre merci movimentate in colli, pari a oltre 30 mila tonnellate. «Apriamo l'anno ha concluso il presidente dell'AdSP - con un sano ottimismo, unito alla consapevolezza delle questioni che restano sul tappeto, a partire da quelle occupazionali per arrivare a quelle di bilancio, e del fatto che solo portando a termine il lavoro di riorganizzazione, riequilibrio e ristrutturazione dell'ente si potranno dare le risposte necessarie al rilancio di tutto il Network, creando nuovi posti di lavoro e riassorbendo quelli oggi messi a rischio dalla crisi pandemica».
Sandro Gionti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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