La Benacquista è priva d'identità

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Martedì 19 Ottobre 2021, 05:00
BASKET
La partita casalinga persa l'altro ieri dalla Benacquista Latina (70-79) contro l'Umana Chiusi è il manifesto della pallacanestro del terzo millennio. Da una parte un team che gioca un basket essenziale, veloce, molto aggressivo e basato sul tiro dalla distanza (i toscani, quelli che hanno vinto) dall'altra una compagine che si rifà più ai canoni di un gioco classico, improntato sulla tecnica, ma in difficoltà contro rivali che fanno dell'aggressività sul parquet l'arma primaria: soprattutto perché nella pallacanestro del 2021 gli arbitri, non si sa se per negligenza o scelta, fischiano pochissimo. Al netto della nouvelle vague che caratterizza la palla a spicchi contemporanea, Latina ha perso perché, al contrario dei rivali, non possiede ancora identità e gerarchie ben definite.
CHI VINCE RIDE
Le dichiarazioni dei due allenatori al termine del match fotografano l'andamento del match: «Abbiamo giocato una gara con grande intensità, intelligenza e applicazione ­ sottolinea il coach vincente, Giovanni Bassi, 45 anni, alla sua prima stagione in A2 dopo la promozione conquistata proprio con Chiusi - tutto quello che avevamo preparato nel piano partita siamo stati bravi a metterlo in campo: abbiamo giocato 40' di grande basket, forse potevamo gestire meglio qualche pallone nel finale, ma avevamo speso tantissimo». Insomma, l'Umana ha vinto restando imbattuta dopo tre gare, applicando le tattiche studiate in palestra e rispettando le gerarchie tecniche.
CHI PERDE SPIEGA
Per Latina è andata diversamente: «Partita difficile, lo sapevamo: lo è stata ancor di più in campo - ammette il tecnico sconfitto, Franco Gramenzi - abbiamo subito gli avversari dal punto di vista del gioco sporco, a mio avviso è stato permesso loro moltissimo e questo ci ha innervosito, portandoci fuori dalla partita. Dobbiamo comunque imparare a non subire queste situazioni, ma reagire continuando a giocare a pallacanestro: capisco che non è facile, nel momento in cui non viene permesso. Bravi gli avversari a utilizzare questo sistema, noi non abbiamo giocato come durante le altre gare ma, secondo me, molto innervositi dal tipo di gioco permesso all'avversario». Gramenzi fa bene a difendere i propri giocatori, ma come era già successo a Ravenna, troppi titolari sono apparsi sconnessi dai meccanismi di squadra, privilegiando giocate individuali alla manovra corale. Un dato su tutti: per la Benacquista solo 5 assist in tutta la gara. I risultati dagli altri campi, poi, non hanno aiutato: i pontini ora si trovano con altre 4 squadre a quota 2. Nel girone Rosso peggio stanno solo Chieti e Fabriano (ancora al palo) e Verona, a -1 per una penalizzazione di 3 punti per questioni amministrative.
Stefano Urgera
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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