MARENO - Nella sua stanza tutto parla di lei: le foto, i poster, i pupazzi. Ed è lì che le ceneri di Jessica continueranno a riposare. Non c’è ancora una data per il funerale di Jessica Fragasso, 20 anni di Mareno e Sara Rizzotto, 26 di Conegliano, le due cugine morte domenica sera nel terribile incidente in A28. Bisogna aspettare in nulla osta della Procura di Pordenone, che arriverà dopo l’esame esterno dei corpi fissato per venerdì. Il medico legale Michela Frustaci dovrà accertare la compatibilità delle lesioni con l’incidente e stabilire le cause del decesso. Intanto le famiglie hanno annunciato che ci sarà un’unica cerimonia nella chiesa di San Martino, a Conegliano. Inseparabili in vita. Unite anche nella morte. La famiglia di Jessica ha acconsentito all’espianto degli organi così da offrire a qualcun altro una speranza di vita.
«Jessica verrà cremata» - dice papà Alain ripensando al giorno in cui ne avevano parlato, lungi dall’immaginare che il destino gli avrebbe riservato la peggior cosa che possa capitare a un genitore: perdere una figlia. «Le ceneri le terremo qui con noi, in camera sua - prosegue Alain con un filo di voce -.
IL CORDOGLIO
Centinaia i messaggi che da domenica continuano ad arrivare alle due famiglie colpite dal lutto. La morte delle due cugine ha sconvolto la Marca. Jessica, 20 anni, studentessa universitaria di Mediazione linguistica e culturale con un grande talento per l’hip hop e il sogno di esplorare il mondo. Sara, 26 anni, assistente sanitaria dell’Ulss 2, orgogliosissima delle sue bambine. Forte il cordoglio anche sui social da parte di concittadini, amici, compagni di scuola, colleghi, istituzioni. Anche il presidente del Veneto Luca Zaia ha espresso la propria vicinanza a nome dell’intera comunità veneta: «Un pensiero per queste famiglie distrutte, ed una preghiera per le due piccole che ora cresceranno senza la loro mamma». «E’ importante sentire che non siamo soli» - dice Devis.
LE INIZIATIVE
In queste ore buie germoglia già un seme di solidarietà nel nome di Jessica e Sara. «Sto pensando a qualcosa in loro memoria - spiega Alain, padre di Jessica e zio di Sara -. Potrebbe essere un’associazione che organizza iniziative e raccolte fondi da devolvere alle famiglie delle vittime della strada». Non solo: c’è anche il sogno di aprire una libreria che porti il nome di Jessica, lettrice onnivora da sempre innamorata dei libri. Anche le associazioni del territorio si stanno mobilitando per organizzare iniziative dedicate alle due ragazze.