«Ogni impegno per i bambini che si traduce in azione concreta è un passo in direzione della protezione dei diritti dei bambini e deve essere riconosciuto e incoraggiato», ha dichiarato Mohamed Fall, rappresentate dell'Unicef in Nigeria e co-responsabile della Task Force paese delle Nazioni Unite sul Monitoraggio e la Documentazione di gravi violazioni dei diritti dei bambini. «I bambini del nord est della Nigeria hanno sopportato il peso di questo conflitto. Sono stati utilizzati da gruppi armati sia per combattere sia in altri ruoli e hanno visto morte, uccisioni e violenze. Questa partecipazione al conflitto ha avuto serie implicazioni sul loro benessere fisico ed emotivo», ha aggiunto. I bambini e i giovani rilasciati riceveranno sostegno attraverso programmi di reintegrazione per aiutarli a tornare alla vita civile, trovare nuove opportunità per il loro sviluppo e contribuire a portare una pace durevole in Nigeria, in qualità di cittadini produttivi per il proprio paese.
Senza questo supporto, molti bambini rilasciati da gruppi armati lottano per adattarsi alla vita civile, perché molti non hanno né un'istruzione né competenze professionali. «Non possiamo rinunciare a batterci per i bambini, finché saranno coinvolti in combattimenti.
Continueremo finché non rimarrà nessun bambino tra le fila di gruppi armati in Nigeria,» ha continuato Fall. L'Unicef continua a lavorare insieme alle autorità statali e i partner per supportare l'implementazione del programma di reintegro per tutti i bambini e giovani rilasciati da gruppi armati e per gli altri colpiti dal conflitto in corso. Gli interventi di supporto per un reintegro nelle comunità comprendono una valutazione iniziale del loro benessere, supporto psicosociale, istruzione, corsi di formazione, apprendistato informale e opportunità per migliorare i mezzi di sussistenza.
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