Tra Kiev e Mosca il 2024 si è aperto con attacchi e contrattacchi a intensità crescente. Dopo il raid ucraino del 30 dicembre sulla città di Belgorod, considerato il più letale sul territorio russo dall'inizio del conflitto (24 morti e centinaia di feriti) e arrivato in rappresaglia al più grande attacco missilistico russo sull'Ucraina del 29 dicembre (160 missili e 50 morti), il presidente russo Putin aveva subito giurato vendetta: «Vogliono spaventarci, creare incertezza dentro il paese. Rafforzeremo gli attacchi». Così, nelle prime ore di ieri, un altro attacco russo su larga scala ha colpito le regioni di Kiev, Kharkiv, Kherson e Mykolayiv per un bilancio temporaneo di 5 morti, 130 feriti e 250 mila persone rimaste senza luce. Questa volta, secondo l'aeronautica ucraina, sarebbero stati scagliati, oltre ai droni Shahed iraniani, almeno 100 razzi tra cui missili da crociera e missili balistici e ipersonici Kinzhal, aviolanciati da 6 bombardieri strategici Tu-95MS e più di 10 caccia intercettori supersonici MiG-31k.
Massiccio attacco russo sull'Ucraina: colpite Kiev e Kharkiv
IL GENERALE INVERNO
Lontano da una linea del fronte per lo più in stallo, nelle città ucraine sembra ripetersi anche quest'anno la strategia russa del Generale Inverno volta a mettere in ginocchio le infrastrutture critiche del paese invaso. Già in autunno le autorità di Kiev avevano avvertito che nonostante le sanzioni occidentali, Mosca era riuscita a espandere la propria produzione missilistica, accumulando oltre 800 armi ad alta precisione da impiegare una volta sopraggiunto il freddo, reiterando così la campagna di bombardamenti di un anno fa.Eppure, a differenza dell'inverno 2022, Kiev ha innalzato la qualità della propria difesa aerea. Ieri, ad esempio, nella capitale, dove l'allarme aereo è durato quasi 6 ore, la contraerea ucraina sarebbe riuscita a distruggere oltre 60 missili, mentre secondo il generale Zaluzhny, comandante supremo delle Forze armate, l'esercito sarebbe riuscito ad abbattere complessivamente circa 3/4 dei missili lanciati, compresi 10 missili ipersonici, grazie all'aiuto delle batterie di missili Patriot consegnate dall'Occidente. Questo sembrerebbe spiegare perché la Russia per eludere i missili intercettori sia ora costretta a lanciare assalti aerei più massicci con sistemi d'arma multipli.
IL MORALE
L'obiettivo del Cremlino è piegare il morale di una popolazione che si vede costretta al buio e al gelo per i mesi a venire, magari anche sperando che dopo oltre 22 mesi di guerra questa decida di ritorcersi contro il suo leader costringendolo alle trattative. Del resto, è lo stesso Zelensky che in un'intervista all'Economist ha ammesso che oggi «molti ucraini hanno perso il senso della minaccia esistenziale».Paradossalmente, i calcoli di Washington non sembrano più così distanti da quelli di Mosca.