ROMA Torna l'allarme terrorismo in tutta l'Europa, con i mercatini di Natale che diventano sorvegliati speciali e le misure di sicurezza che si rafforzano, soprattutto nelle Capitali. Si parte da Parigi, dove il presidente francese, Emmanuel Macron, ha chiesto ieri alla premier Elisabeth Borne di convocare una riunione sulla sicurezza dopo il caso del turista tedesco ucciso e altre due persone ferite alla Tour Eiffel da un uomo già condannato per terrorismo nel 2018. Ma le misure per prevenire ed evitare attentati, con il clima sempre più teso dalla deflagrazione della crisi in Medio Oriente e il conflitto tra Israele e Hamas, si estendono a tutta l'Ue: saranno al centro dei colloqui tra i ministri degli Interni dell'Unione europea martedì a Bruxelles, come ha fatto sapere la commissaria europea per gli Affari interni, Ylva Johansson, definendo «sconvolgente» l'attentato di Parigi, dove «le autorità francesi hanno reagito in modo rapido e deciso». Il Consiglio Affari interni dell'Ue è stato convocato dai ministri dei Ventisette per fare il punto sulle implicazioni della situazione in Medio Oriente e il presidente del gruppo antiterrorismo fornirà gli aggiornamenti sullo stato della cooperazione tra le autorità nazionali responsabili. Sul tavolo ci sarà anche lo stato di avanzamento sui testi legislativi ancora aperti per il nuovo Patto sull'asilo e la migrazione.
IN ITALIA
In Italia, per scongiurare il rischio di violenze e atti di terrorismo come quelli che negli ultimi mesi hanno colpito la Francia e il Belgio, il Viminale, fin dallo scoppio del conflitto a Gaza, ha cominciato a studiare un piano ad hoc. «Confidiamo sul nostro sistema tradizionale di prevenzione, però l'attenzione deve rimanere alta», ha detto ieri il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, a Casa Corriere a Napoli. I fatti di Parigi «semplicemente confermano che l'attenzione che abbiamo messo in campo c'è e ci deve essere. Dai primi riscontri e notizie l'episodio conferma che è una minaccia molto insidiosa, perché non sempre compiutamente intercettabile». Il primo provvedimento adottato è stato l'innalzamento del livello di allerta su tutti i potenziali obiettivi, all'indomani del 7 ottobre - da Nord a Sud si contano oltre 28mila target -, con attenzione speciale per luoghi sensibili della comunità ebraica e con l'impiego di militari dell'Esercito destinati esclusivamente alle grandi stazioni ferroviarie - da Roma Termini a Milano centrale, da Firenze Santa Maria Novella a Torino Porta Nuova - almeno fino al 31 dicembre, che si aggiungono ai 5mila già a disposizione dei prefetti per l'operazione Strade sicure.
Intanto, in vista del Natale, i mercatini diventano luoghi sensibili da presidiare, dopo gli attentati che si sono susseguiti negli ultimi anni, da Berlino - nel 2016 in Breitscheidplatz un camion piombò sulla folla uccidendo 13 persone - a Strasburgo.