Sokolov, mistero sulla fine dell'ammiraglio. Mosca: «È vivo, ecco il video»

Dato per morto nell’attacco di Sebastopoli, il veterano ricompare dopo quattro giorni. Incertezza sulla autenticità delle immagini, Kiev: «Stiamo ancora identificando i corpi»

Sokolov, mistero sulla fine dell'ammiraglio. Mosca: «È vivo, ecco il video»
di Claudia Guasco
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Martedì 26 Settembre 2023, 22:10 - Ultimo aggiornamento: 27 Settembre, 14:45

Dato per morto due giorni fa dalle forze speciali di Kiev, ricomparso ieri nel video di una riunione tra alti ufficiali russi. Le sorti dell’ammiraglio Viktor Sokolov, 61 anni, comandante della Flotta del Mar Nero e direttore dell’Accademia navale di Kuznetsov, sono avvolte nel mistero. Non c’è alcuna prova concreta che sia rimasto vittima del bombardamento della base a Sebastopoli, avvenuto venerdì scorso, ma nemmeno che la sua partecipazione al vertice sia reale, dato che lo si vede solo in collegamento da remoto e non parla.

Informazioni pilotate

La guerra in Ucraina non si combatte solo con i missili e i droni, fanno notare gli analisti, anche i flussi di informazioni pilotate per destabilizzare il nemico sono una tattica ormai collaudata e questo potrebbe essere un caso esemplare: l’immagine di Sokolov, è l’ipotesi, sarebbe una mossa del Cremlino per occultare la sua morte, oppure l’ammiraglio è uscito davvero indenne dall’assalto degli ucraini.

Video


FUMO NERO
La notizia diramata martedì da Rbc-Ucraina era perentoria: «Dopo l’attacco al quartier generale della Flotta del Mar Nero della Federazione Russa a Sebastopoli, 34 ufficiali sono morti, tra cui il comandante Viktor Sokolov.

Altri 105 occupanti sono rimasti feriti». Seguono immagini della colonna di fumo nero che si alza dal quartier generale distrutto e la prima smentita, ventiquattr’ore dopo, del portavoce del presidente Putin, Dmitry Peskov: «Il Cremlino non ha informazioni sull’uccisione dell’ammiraglio Viktor Sokolov, rivendicata dagli ucraini».

Dichiarazione corroborata nel giro di pochi minuti dalle immagini diffuse dal ministero della Difesa russo: il comandante viene mostrato mentre, in collegamento video, ascolta un discorso del ministro Serghei Shoigu sul bilancio del conflitto, con oltre 17 mila ucraini uccisi questo mese dall’esercito di Mosca e tre carri armati di fabbricazione occidentale distrutti, due Leopard tedeschi e un Challenger britannico. Il ministro ha parlato anche dell’avanzata verso Kupyansk, dei piani per rafforzare le truppe aviotrasportate, dei distretti militari orientali e meridionali: «La controffensiva di Kiev non ha portato ad alcun risultato, i militari ucraini vengono gettati impreparati al macello in attacchi insensati», la conclusione di Shoigu.

Gli occhi del mondo tuttavia erano puntati sull’ammiraglio, in divisa con tre stelle sulle spalline e le onorificenze cucite sul petto. Sull’uniforme c’è il suo nome, “Sokolov V. N.” e in cirillico sullo schermo compaiono le iniziali della Flotta del Mar Nero, come sottolinea la Cnn evidenziando però di non poter confermare che si tratti effettivamente dell’ammiraglio, né quando si sia tenuta la riunione e dove siano state girate le immagini. Nel corso del conflitto sono circolate spesso notizie sulla morte o sul grave stato di salute di personalità di spicco della Federazione, dal presidente Vladimir Putin allo stesso ministro Shoigu, e Sokolov potrebbe essere solo l’ultimo della lista. Ma ciò che lascia perplessi gli osservatori internazionali è che la smentita del Cremlino arrivi solo quattro giorni dopo e non nell’immediatezza dell’attacco. Forse serviva tempo per confezionare il video? Oppure potrebbe trattarsi di una tattica per illudere il nemico di avere ucciso un comandante di primo livello e di aver sferrato un affondo decisivo in Crimea, dove negli ultimi mesi sono stati abbattuti due dei sei sistemi di difesa anti-aerea S-400 installati dalla Federazione.


IDENTIFICAZIONI
Il comando delle operazioni speciali ucraine non si sbilancia e ammette che «molti» dei corpi dei 34 ufficiali morti a Sebastopoli «non sono ancora stati identificati. Poiché i russi sono stati costretti a pubblicare urgentemente una risposta con Sokolov presumibilmente vivo, le nostre unità stanno chiarendo le informazioni», aggiunge il comunicato. Ma fonti dei servizi di sicurezza di Kiev rilanciano, affermando che le forze ucraine hanno colpito con sistemi di razzi a lancio multiplo Himars il quartier generale russo nella regione di Kherson, uccidendo otto ufficiali e ferendone altri sette. Notizia corredata da un video dell’attacco - non verificabile - sottolineando che è avvenuto durante una riunione alla quale erano presenti ufficiali del 24/o Reggimento fucilieri motorizzato e della 70/a Divisione fucilieri motorizzata. Mentre il ministro per la Trasformazione digitale ucraino, Mikhail Fedorov, ha parlato di un nuovo tipo di drone «segreto» che in una sola sera avrebbe distrutto attrezzature militari russe per un valore totale di oltre 7 milioni di dollari. Il ministero della Difesa russo, da parte sua, risponde facendo sapere di avere colpito lunedì nell’area di Kiselevka, nella regione di Kherson, 12 hangar ucraini in cui erano immagazzinate oltre tremila tonnellate di munizioni di vari calibri. Anche in questo caso la dichiarazione è accompagnata da immagini che mostrano diverse esplosioni e la più forte provoca una grande nuvola di fumo a forma di fungo nucleare.
 

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