Dominic Cummings si defila dallo scandalo Johnson-Dyson e lo fa criticando l'attuale Primo Ministro. Il caso riguarda la soluzione promessa da Johnson al magnate degli aspirapolveri sir Dyson per evitare aggravi fiscali a carico dei suoi dipendenti se avesse garantito il trasferimento urgente nel Regno Unito di ventilatori per l'assistenza respiratoria ospedaliera, fondamentali per contrastare la prima ondata del Covid, prodotti da personale già delocalizzato a Singapore. I messaggi sono venuti fuori alzando un gran polverone sul Primo Ministro inglese.
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Cummings, messo alla porta di Downing Street nel novembre 2020, era stato tirato in ballo come la fonte del passaggio di alcuni testi delle conversazioni alla Bbc ma stasera ha smentito tutto sul suo blog con toni di polemica verso il suo ex capo.
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La risposta di Johnson non si è fatta attendere: «Aver assicurato al Regno Unito di passare da 9.000 ventilatori a disposizione un anno fa a 22.000 è un merito» che ha parlato della sua iniziativa come un atto di buon senso e ha chiamato come testimone della difesa il laburista Tony Blair, che a suo dire avrebbe fatto lo stesso.
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