Il 16enne scomparso voleva andare sull'isola (disabitata) di Keros. Avvistato in stazione da Rosa Teruzzi di "Quarto Grado"

Si tratta di una località di grande rilievo per il suo patrimonio archeologico: gli scavi hanno fatto emergere importanti reperti, testimonianza di una civiltà già avanzata nel 2.500 a.C

Il 16enne scomparso voleva andare sull'isola (disabitata) di Keros. Avvistato in stazione da Rosa Teruzzi di "Quarto Grado"
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Venerdì 29 Marzo 2024, 20:14 - Ultimo aggiornamento: 30 Marzo, 17:13

Il 16enne scomparso otto giorni fa da Colico (Lecco) è stato ritrovato oggi alla stazione di Milano. Il giovane, secondo quanto riferito dai genitori, era diretto in Grecia, sull'isola di Keros. Il suo viaggio lo aveva portato ad attraversare Slovenia e Croazia, prima di essere fermato al confine con il Montenegro. Ma perché aveva scelto proprio questa meta per la sua fuga? «Era diretto in Grecia, all'isola di Keros, non sappiamo il perché. Forse perché è un posto piccolo e isolato, cercava il caldo», ha detto il padre del 16enne a "Chi l'ha visto?". «Per fortuna adesso è qua, a Keros ci andremo tutti e quattro», ha concluso.

L'isola di Keros

Keros è un'isola disabitata delle piccole Cicladi.

Si tratta di una località di grande rilievo per il suo patrimonio archeologico. Gli scavi hanno fatto emergere importanti reperti, testimonianza di una civiltà già avanzata nel 2.500 a.C. Sono emersi inoltre edifici di notevoli dimensioni, ricoperti di marmi provenienti dalle isole vicine, così come dalle isole vicine proveniva il rame usato per alimentare le officine che producevano frecce, calpelli, punte di lancia, e pugnali. La presenza di due officine di lavorazione dei metalli indica che l'isole fosse il centro di un importante centro di scambi commerciali.

Avvistato in stazione da Rosa Teruzzi di "Quarto Grado"

Rosa Teruzzi, caporedattrice della trasmissione "Quarto Grado", in onda questa sera dalle 21.30 su Rete4, è stata una delle prime persone a vedere in stazione centrale il 16enne. Lo rende noto un comunicato della trasmissione. «Questa mattina, alle 7.30 stavo venendo in ufficio a Quarto Grado, ero alla Stazione Centrale di Milano e sono uscita dalla metropolitana per andare in libreria. E improvvisamente mentre parlavo al telefono con un collega ho alzato gli occhi e ho visto un ragazzo, questo nella foto, che mi sembrava E.G., il ragazzo di Colico scomparso lo scorso 21 marzo. Istintivamente l'ho chiamato ma lui non si è girato. Allora un po' l'ho seguito. Non ero sicura che fosse lui, aveva uno zaino diverso ma era vestito nello stesso modo. Allora ho scattato una fotografia e l'ho immediatamente consegnata ad un collega che era in contatto con i carabinieri e a cui ha girato la foto. Erano le 7.37 di questa mattina e sono davvero felice che tra tante storie brutte che raccontiamo, una storia sia finita bene. Questo ragazzo stava già tornando a casa, un'altra persona l'ha segnalato. Veramente una storia a lieto fine», conclude la nota.

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