Covid, chiude il pub più antico d'Inghilterra: «Molto doloroso». Aperta una sottoscrizione per aiutare il locale

L'ondata d'urto della pandemia rende la chiusura inevitabile: era lì dal 793 d.C.

Covid, chiude il pub più antico d'Inghilterra: «Molto doloroso». Aperta una sottoscrizione per aiutare il locale
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Martedì 8 Febbraio 2022, 18:16 - Ultimo aggiornamento: 18:17

È un monumento a tutti gli effetti: quel pub è lì dal 793 d.C., è precedente alla Magna Charta. Il pub Ye Olde Fighting Cocks è considerato il più antico pub della Gran Bretagna ed è considerato una delle "vittime" più illustri fra i locali che hanno dovuto chiudere i battenti a causa della pandemia Covid-19. Il pub Ye Olde Fighting Cocks', a St Albans, Hertfordshire, ritenuto il più antico d'Inghilterra con oltre mille anni di storia alle spalle o meglio nelle sue fondamenta: a detta del sito ufficiale del locale incorporano parte del Palazzo del sovrano Offa di Mercia risalente al 793 circa, mentre la pianta dell'edificio attuale è datata all'XI secolo.

Il pub però non ha retto al coronavirus e dopo lo scarso afflusso di clienti nei mesi dei lockdown è arrivata la rovina finanziaria e il regime di amministrazione controllata. «É stato doloroso per me e per lo staff», ha detto il gestore, Christo Tofalli, 53 anni, da dieci alla guida del locale.

C'è però «il 120% di possibilità», come lui stesso ha affermato, che possa riaprire a breve grazie a un nuovo gestore.

C'è una sottoscrizione lanciata su GoFundme, la piattaforma web che raccoglie microdonazioni, per salvare il locale.

L'ideatore di questa raccolta fondi si chiama James Reeves,ha scritto: «Ye Olde Fighting Cocks è un pub nel cuore di St Albans dal XI° secolo. Se vivete qui, saprete della sua origine essendo uno dei più antichi pub del paese. Purtroppo, a causa della pandemia e dell'aumento delle tariffe commerciali, non sono stati in grado di rimanere aperti. Dobbiamo salvarli. Ho passato innumerevoli notti qui con gli amici, la famiglia e ci ho anche incontrato il mio fidanzato. È un pezzo insostituibile di storia che deve essere salvato. Se tutti possiamo dare una mano, forse possiamo tenere aperto questo posto meraviglioso».

Il gestore Cristo Tofalli però ha rifiutato la campagna di donazioni: «Serve semplicemente un mecenate», ha scritto su Facebook. Ecco il testo completo del messaggio in cui ringrazia i sostenitori: «Molto gentile ma non posso accettare i soldi. Sarebbero troppi soldi per avere un senso. Essenzialmente il mio è sempre stato un piano a lungo termine e il pub è arrivato prima. Per salvare il mio sogno abbiamo bisogno di una fata madrina con qualche sterlina senza far niente che vuole semplicemente che il pub sopravviva per le generazioni future. Farlo e tenerlo uno dei più grandi pub del paese era il piano. Bello e semplice. Purtroppo le persone filantropiche come me sono una razza rara. Non ne trovavo uno con 3 milioni di sterline in 10 anni quindi è improbabile. Sono commosso per i messaggi di gioia e dolore, compresa questa fantastica idea di provare a fare il meglio per il pub. Amore a tutti voi. Viva il pub».

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