Terni, dopo sette anni chiudono le “Piscine dello Stadio”. La delusione dell'assessore Proietti: «Irrispettosi verso la città»

Terni, dopo sette anni chiudono le “Piscine dello Stadio”. La delusione dell'assessore Proietti: «Irrispettosi verso la città»
di Corso Viola di Campalto
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Lunedì 17 Gennaio 2022, 18:10 - Ultimo aggiornamento: 20 Gennaio, 08:18

TERNI Il distacco del contatore dell’acqua da parte del Sii per morosità è stata la mazzata finale che ha costretto i gestori a sospendere tutte le attività delle “Piscine dello stadio” con effetto immediato. Mazzata soprattutto per la città, per le associazioni sportive e per centinaia di ternani che usufruivano della struttura dal 31 luglio del 2014 (pagando un abbonamento). Un fulmine che non è arrivato a ciel sereno, perché ormai era da mesi che sulla struttura comunale si addensavano nuvole dense di debiti e morosità. Nel marzo scorso a staccare il contatore dell’energia elettrica era stata “Umbria Energy”, con il risultato che fino ad ieri era stato un generatore piazzato nel giardino delle “Piscine”a generare l’energia elettrica necessaria, generatore finito nel mirino a novembre dell’agenzia delle entrate (con tanto di sanzione finale). Ad annunciare la chiusura gli stessi gestori che hanno affisso alcuni cartelli dove si dava la colpa di quanto stava accadendo soprattutto al Comune: “Dopo due anni di grande sofferenza legata alla perdurante emergenza covid e di enormi sforzi della nostra società e delle società sportive per mantenere aperto il centro per assicurare alla cittadinanza ed agli atleti agonisti la possibilità di proseguire nelle attività, in assenza di sostegni e di aiuti da parte delle istituzioni e con il totale disinteresse da parte del Comune di Terni, siamo purtroppo costretti a sospendere temporaneamente le attività (firmato “Pds sport & funny”, Piscine dello Stadio F&W e Stadium W&H ssd).
Dal Sii è arrivata la conferma del distacco per morosità: «Si tratta di una cifra importante (oltre 100 mila euro) e abbiamo prima inviato numerosi avvisi bonari e poi una messa in mora formale; non ci è rimasto che inviare la comunicazione della sospensione che verrà naturalmente interrotta in caso di pagamento di quanto dovuto e, quanto, meno con un piano di rientro solido». La delusione dell’assessore allo Sport, Elena Proietti, che non ci sta a finire sul banco degli accusati: «La cosa che mi fa più arrabbiare è che la piscina è stata chiusa senza avvertire nessuno, noi abbiamo messo in campo tutto quello che era possibile per evitare che accadesse questo, dando tutto il sostegno possibile; una condotta che mi sembra irrispettosa nei riguardi di tutti i gestori di impianti sportivi di Terni che stanno cercando di andare avanti con difficoltà in tempi di pandemia, irrispettosa verso i tantissimi atleti che si stavano preparando anche per le  gare regionali e nazionali e verso tutti i cittadini che frequentano la struttura. Non potevano certo pensare - dice ancora la Proietti-  che bollette le pagasse il Comune. Ora non ci resta che cercare una soluzione perché non si disperda un patrimonio fondamentale per la nostra città, siamo già in contatto con il concessionario, unico soggetto in rapporto con noi».

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